Un corno anti jella in ceramica di Capodimonte. E’ l’omaggio che i sostenitori napoletani di Michele Emiliano hanno fatto al candidato per le primarie del Pd la cui campagna elettorale è stata condizionata dall’infortunio al tendine d’Achille riportato ballando la tarantella.
Emiliano – a Napoli per un appuntamento elettorale – ha mostrato di gradire: “Renzi ha detto di avere un alibi, ma gli amici napoletani, che di queste cose se ne intendono, non si fidano e hanno voluto mettermi al sicuro con questo dono come si fa con le persone a cui si vuole bene.”
Il candidato alle primarie del PD del 30 aprile ha concluso con questo appello:
“Napoli è una grande capitale europea che ha bisogno di essere ascoltata a livello nazionale non in cambio di subalternità, ma per la sua storia, il suo ruolo, per la dignità e la schiena dritta che ha sempre saputo tenere. Colgo l’occasione per salutare con affetto sia il sindaco che il presidente della Regione. Voglio invitare i napoletani a votare per me alle primarie del 30 aprile perché sono l’unico dei tre candidati a non aver mai fatto parte del governo Renzi e a non aver mai avuto parte nei disastri che sono stati combinati nei mille giorni di governo. L’unico candidato che può esprimere un cambiamento sono io”.