Officina delle idee

ANNA MARIA CARLONI:”Il PD non è il PDR(partito di Renzi).Vorrei invece evidenziare che le prime dichiarazioni di Renzi fanno fede alle sue promesse, quelle del ticket di Renzi con Maurizio Martina. “

Il 30 aprile le primarie hanno visto una partecipazione oltre le aspettative, date le sconfitte del Partito Democratico e la scissione. Anche Matteo Renzi ha avuto un’affermazione superiore alle attese.
Molti commentatori si dichiarano per questo certi che da oggi il PD è divenuto fino in fondo un partito personale, il PDR (Partito Di Renzi).
Vorrei invece evidenziare che le prime dichiarazioni di Renzi fanno fede alle sue promesse, quelle del ticket di Renzi con Maurizio Martina.

V Un partito, si è detto, del noi, ovvero plurale e pluralista, responsabile, aperto. Un partito, per intenderci, dove anche le persone come me, che non rinunciano ad abbracciare le idee di uguaglianza e solidarietà, e che per questo si dichiarano di sinistra, possano sentirsi a casa e pienamente rispettate.
Oggi è un 2 di maggio diverso dagli altri, anche perché la festa del lavoro, ieri, non è stata affatto una festa. Basta scorrere i commenti sui social e aver ascoltato radio e televisione.
È enorme la sofferenza di chi è disoccupato, precario o sfruttato. Il 1° maggio 2017 ha messo in scena la disperazione dei giovani, delle donne, degli immigrati e anche dei lavoratori anziani. L’Istat inoltre ci ha preannunciato la imminente desertificazione occupazionale e giovanile del Sud.
Mai come ora nell’Italia del dopoguerra alla parola lavoro si associa quella di sofferenza. In questa sofferenza, e talvolta disperazione, si legittimano anche i pensieri cattivi. Dalla paura al rancore e all’odio il passo è breve.
Vorrei che questo PD, che da oggi inizia un cammino nuovo, mettesse in cima ai suoi pensieri la sofferenza del lavoro cattivo, quella del lavoro che manca, la qualità e dignità del lavoro che c’è e di quello che dobbiamo saper creare.
La politica e chi fa politica sembra distante, interessata ad altro. Non deve più essere così. Mi piacerebbe che il PD proponesse al governo di realizzare una impegnativa conferenza nazionale per il lavoro alla quale tutti i ministri debbano concorrere ognuno per la sua competenza.
Il lavoro per tutte e tutti va posto al centro dei nostri pensieri e del nostro impegno, del governo, del PD e si spera anche di tutto il Parlamento, oltre che delle forze sociali.
Penso che potrebbero fare, per il lavoro, molto di più il dialogo e la collaborazione, piuttosto di qualche idea forse brillante nata non si sa dove, prima urlata e poi giocata al tavolo della divisione e di eterne campagne elettorali.
Così credo e soprattutto spero.

ANNA MARIA CARLONI (Deputato PD )

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