Matteo Renzi stupisce tutti, ancora una volta. Lo fa attraverso il suo modo di comunicare sui social, a botta di post, lanciando un monito: «Europa, sii te stessa, abbi il coraggio di investire nel futuro».
Dicendo al PD: «PD, questa è casa tua. Non andiamo in trasferta, a Bruxelles». Il discorso fila, scorre fluido, è coerente con quello che è sempre stato, bene o male, il suo filo conduttore: combattere per il proprio paese, per l’ Italia e farlo in un gioco duro, in una scacchiera europea che insegue la pedina del re che non viene mai annientata dalle altre pedine, sfugge allo scacco matto delle trattative economiche, dell’inflazione, dell’ aumento del flusso degli immigrati, la questione intorpidita delle ONG. Renzi, si fa slargo e si vanta del proprio paese, non smette di incitare, di combattere per l’Unione che fagocita, che rende nel suo modo di far comunicazione politica l’amaca su cui il bel paese può trastullarsi, mentre tutto intorno si muove, viene smosso dal vento dell’economia e dei mercati. Il primo maggio, festa dei lavoratori, è arrivato e con esso le primarie del PD, portando al voto quasi due milioni al voto, portando all’esultanza Renzi che parla di: ” grande festa della democrazia“. Snocciolando qualche dato: i dati ufficiosi diffusi dal Pd parlano di 1.848.658 di votanti, così suddiviso: Orlando 357.526 (19.50%) Emiliano 192.219 (10.49%) Renzi 1.283.389 (70.01%). Inoltre si sono registrate 15.524 tra schede bianche e nulle. Una responsabilità straordinaria è il commento di Renzi che afferma : “grazie di cuore a questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia. Avanti Insieme”. Dopo essersi ripreso il partito, Renzi punterà ora a dettare l’agenda del governo. Ma soprattutto a rilanciare la battaglia sulla legge elettorale. Mentre Dario Franceschini, commenta così la ritrovata leadership di Renzi a capo del Partito Democratico: “La leadership forte di Renzi è un bene per il governo”, dice il ministro della Cultura. E il messaggio del neo segretario è, non a caso, tutto declinato al plurale: “Il Pd ha un leader forte? Vedremo, sicuramente c’è una comunità forte, che mi ha sostenuto quando barcollavo”, spiega nel suo breve discorso di ringraziamento tutto centrato sulla forza delle primarie . Per quanto riguarda i dati statistici, delle affluenze al voto, Regione per Regione, ecco di seguito le percentuali :