Economia e Welfare

AFRICAN MISSION : COOPERAZIONE E SVILUPPO TORNA NELLE PIAZZE CON “ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA “, LA CAMPAGNA NAZIONALE A SOSTEGNO DELL’AGRICOLTURA FAMILIARE IN ITALIA E NEL MONDO

Da sabato 6 maggio torna il riso nelle piazze italiane. La campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” è promossa da FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani in Servizio Internazionale Volontario) a favore dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. Un’iniziativa che si avvale della collaborazione di Coldiretti e di Campagna Amica, il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la diffusione nei Centri Missionari Diocesani della CEI Missio. A portarla a Benevento e provincia sarà Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, socio Focsiv e in prima linea a sostegno dell’agricoltura famigliare. Il Movimento di don Vittorione presenzierà con dei banchetti nel weekend del 6 e 7 maggio nelle città di Bucciano – in via Roma, Airola – piazza Annunziata e Montesarchio – piazza Umberto 1°. Nelle parrocchie di Carpaneto, Gossolengo e Pianello, in quest’ultima anche nei mercati di Campagna Amica, mentre sabato 13 e domenica 14 maggio Africa Mission sarà presente nella parrocchia di Santa Franca a Piacenza.

Il Movimento porterà la campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” anche in provincia di Pavia, a Mede Lomellina il 21 maggio e nelle parrocchie di Carpaneto, Gossolengo e Pianello, in quest’ultima anche nei mercati di Campagna Amica, mentre sabato 13 e domenica 14 maggio Africa Mission sarà presente nella parrocchia di Santa Franca a Piacenza. Contadini italiani e del resto del mondo insieme ai consumatori consapevoli uniti per difendere chi lavora la terra, contro il suo abbandono, il caporalato e la schiavitù di chi sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi. Una filiera di persone per sostenere le piccole comunità rurali, richiedere politiche adeguate, promuovere il valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle migrazioni.

Dal 14 aprile al 8 maggio con un SMS da cellulare personale o con una telefonata da rete fissa al 45529,[1] si potrà sostenere un unico grande progetto in Italia e nel mondo.

I 41 interventi dei Soci FOCSIV di agricoltura familiare nel mondo favoriranno 119.543 famiglie di contadini.

 

Uno degli interventi di agricoltura familiare è quello di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, impegnato nella realizzazione del progetto “Right to Food – Diritto al cibo in Karamoja” in Uganda. «Lo sviluppo delle scuole agro-pastorali di villaggio è uno dei mezzi per garantire il diritto al cibo a una delle comunità più vulnerabili del Karamoja – spiega Giuseppe Ciambriello, responsabile della sede secondaria di Africa Mission a Bucciano – Grazie a questo progetto abbiamo migliorato la vita delle famiglie attraverso un sistema di risparmi e prestiti reciproci, l’obiettivo è infatti l’auto sostentamento delle comunità locali. Un progetto che coinvolge 6240 persone, 380 famiglie che con entusiasmo contribuiscono a sensibilizzare le comunità sul tema del diritto al cibo».

 

“Abbiamo RISO per una cosa seria” con i suoi pacchi di riso, soprattutto, sottolinea l’alleanza tra i contadini del Nord e del Sud del mondo con i consumatori uniti da una visione condivisa che mette al centro le persone e il lavoro dei campi, i territori e le tradizioni locali, le biodiversità e la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile e il diritto di rimanere sulla propria terra.

 

“Una grande forza, contadini e consumatori, uniti dalla Campagna per difendere in Italia e nel mondo chi lavora la terra e per garantire il diritto al cibo a partire dai più vulnerabili. – ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV –  Il nostro è un grande movimento, rappresentato dai milioni di chicchi di riso offerti dai nostri volontari i primi giorni di maggio, che ribadisce come nessuno di noi sia disposto a delegare alcuno per ciò che ci riguarda più da vicino: il liberarci dalla schiavitù dei prezzi imposti dalle multinazionali dell’agroalimentare, dal fenomeno del caporalato, dai condizionamenti dell’agribusiness, dai cambiamenti climatici e dalle cause che portano all’emigrazione di milioni di persone. Ben consapevoli che solo dall’agricoltura familiare si può avere una risposta alla fame, al bisogno di lavoro e allo sviluppo umano secondo una visione più equa e più giusta di democrazia alimentare e di ecologia integrale.”

Marta Mogni

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