Vigilia di voto al veleno per le presidenziali francesi: dopo gli attacchi a Le Pen con il lancio di uova, ora a finire nei guai è Emmanuel Macron, il candidato social-liberale che è dato largamente favorito dai sondaggi per la corsa all’Eliseo, ha denunciato un massiccio attacco hacker.
Poco prima che scattasse la mezzanotte, quando partiva la giornata di silenzio elettorale, il suo staff elettorale ha denunciato un’operazione hacker a suo danno “massiccia e coordinata”: vari giga di archivi internet, con e-mail e documenti di contabilità finanziaria mescolati a documenti falsi, sono stati disseminati nel web attraverso una pagina diffusa da Wikileaks e ‘viralizzata’ su Twitter dall’estrema destra.
Decine di migliaia di email, foto e allegati sono stati “scaricati settimane fa attraverso la violazione di caselle email personali e professionali di molti responsabili del movimento e mescolati con documenti falsi per seminare dubbi e disinformazioni”, si legge nella dichiarazione pubblicata pochi minuti prima della scadenza della mezzanotte per il silenzio elettorale.
Stando a quanto emerso, un utente che si fa chiamare Emleaks avrebbe pubblicato almeno nove gigabyte di dati, ma per il movimento En Marche di Macron i documenti provenienti dall’attacco hacker sono “tutti legali ed espressione del normale funzionamento di una campagna presidenziale”.
Per la campagna elettorale di Macron, non ci sono dubbi: l’operazione lanciata “all’ultim’ora della campagna elettorale è “senza precedenti” nella storia francese e costituisce “in modo manifesto una destabilizzazione della democrazia”.
Comunque in un sondaggio sulle presidenziali francesi realizzato venerdì, pochi prima che scattasse a mezzanotte il silenzio elettorale, conferma la dinamica favorevole a Emmanuel Macron innescata dal duello televisivo con la rivale, Marine le Pen: il candidato centrista è ora accreditato del 63% nelle intenzione di voto contro il 37% della leader del Front National.