Ventuno colpi di cannone sparati dalla Cour des Invalides. La tradizione risale ai tempi della monarchia: la cerimonia salutava il nuovo re di Francia, oggi il nuovo presidente della Repubblica francese.Emmanuel Macron è l’ottavo presidente della Repubblica francese, a 39 anni è il più giovane della storia del Paese. Macron è stato investito ufficialmente dal presidente del Consiglio costituzionale Laurent Fabius che ha annunciato i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali.
Con questa stessa cerimonia, che prevede altre tappe come l’omaggio al milite ignoto all’Arco di Trionfo, Emmanuel Macron è stato proclamato ufficialmente – dal presidente del Consiglio costituzionale, Laurent Fabius – nuovo Capo dello Stato. Il presidente uscente, François Hollande ha ricevuto questa mattina Macron nel cortile d’onore della dimora presidenziale dove i due si sono stretti la mano. La moglie di Macron, Brigitte, lo attendeva nel palazzo dove avviene il passaggio di consegne. Nell’ufficio del presidente, infatti, Hollande e Macron si sono riuniti per un lungo colloquio – più lungo del solito – per discutere sui temi principali relativi al Paese, eventi nazionali e internazionali, eventuali trattative per la liberazione di ostaggi e negoziazione dei contratti strategici.
Dopo la firma del documento e la consegna delle insegne di Gran Maestro dell’Ordine della Legione d’Onore, Macron, 39 anni, ha pronunciato il discorso di investitura, il primo discorso alla nazione da presidente, diventando così uno dei leader più giovani al mondo.
“La Francia adesso deve guardare al futuro”, ha detto Macron in un lungo discorso che ha visto come temi centrali il ruolo fondamentale della Francia in Ue, la crisi migratoria, gli eccessi del capitalismo.
“Il 7 maggio i francesi hanno scelto lo spirito di conquista – ha detto il neo presidente – C’è bisogno di una Francia che sappia inventare il futuro. La mia prima esigenza sarà di restituire ai francesi la fiducia in se stessi che per troppo tempo è stata indebolita. Sarà un lavoro lento, esigente ma indispensabile”.
“Il mondo e l’Europa – ha detto il neo presidente – hanno bisogno più che mai della Francia, di una Francia forte”. L’Unione europea sarà “riformata e rilanciata”, ha promesso Macron. “Abbiamo un ruolo immenso: correggere gli eccessi nella rotta del mondo. È la nostra vocazione. Avremo bisogno di un’Europa più efficace, più democratica, più politica, poiché essa è lo strumento della nostra potenza e della nostra sovranità”.
Dopo l’investitura avvenuta all’Eliseo, Macron ha attraversato il centro di Parigi e ha salutato la folla che si è riunita sui due lati degli Champs Elysees nonostante la pioggia, accolto da applausi e grida di incoraggiamento. Già oggi Macron nominerà il primo ministro; tra i nomi più accreditati quello di Edouard Philippe, il sindaco conservatore di Le Havre. Sempre oggi si terrà il suo primo viaggio all’estero, a Berlino, dove incontrerà la cancelliera tedesca Angela Merkel.