L’apertura dell’Edenlandia e’ ancora un miraggio per migliaia di bambini e le proprie famiglie che sognano di varcare il più presto possibile, quello che sarebbe il parco giochi più importante del Sud Italia.
Fino ad Aprile si paventava una rapida soluzione all’interno della Commissione Lavoro e la sovrintendenza, con il Direttore dei Lavori New Edenlandia Cosimo Barbato colto da atteggiamenti entusiastici del momento. Dopo la riunione di Ieri in Commissione Lavoro del Consiglio Comunale ed un confronto schietto e realista fra i vari soggetti protagonisti della riapertura del parco giochi più famoso del Sud Italia , la seduta e’ terminata con i volti scuri dello stesso Cosimo Barbato, Piscopo assessore alle Infrastrutture e Panini alle attività produttive di lavoro. Un eterno flipper burocratico e di cavilli procedurali che rallentano ulteriormente il progetto Edenlandia e il miglioramento di tutto il movimento dell’area flegrea anche in relazioni ai visitatori, business e turismo. Oggi saranno ore decisive per le sorti dell’Edenlandia poiché si riunirà nuovamente la Commissione per verificare la bontà del progetto, mentre Barbato assicura il completamento dell’opera allo stato attuale dell’ Edenlandia all’80 %, quindi con un altissima percentuale di esito positivo da questo ennesimo incontro fra i vertici istituzionali.
Purtroppo ancora una volta si assiste all’ennesimo progetto che subisce rallentamenti per verifiche, cavilli burocratici e troppe figure che ruotano attraverso il circolo politico virtuoso di Napoli che ne farebbe volentieri a meno. E’ inspiegabile come dal 2013, anno di chiusura dello storico parco Divertimenti il comune con i soggetti incaricati non abbiano trovato imprenditori seri e preparati, come invece e’ stato fatto con lo zoo, divenuto in questi ultimi anni un vero polo attrattivo per bambini e famiglie.
Unica nota lieta, la notizia che i circa 35 dipendenti in attesa di riassunzione e che fra poco scadranno le misure di sostegno al reddito , l’assessore Panini si e’ impegnato a sostenerli economicamente con i sindacati e il Governo.
