Vincenzo Tiberio, un nome sconosciuto a troppe persone, uno scienziato e medico incompreso con una vita passata tra la ricerca e il fronte. Fu proprio lui a scoprire 30 anni prima di Fleming il potere delle sostanze antibiotiche, ma il suo studio finì ben presto del dimenticatoio. Le sue intuizioni però non vennero comprese nè in Italia nè all’estero e ben presto anche Vincenzo Tiberio abbandonò i suoi studi per arruolarsi nella Marina Militare. Nel 1912 al medico venne poi affidato il laboratorio biochimico dell’ospedale militare alla Maddalena per poi rientrare a Napoli per dirigere il Gabinetto di Igiene e Batteriologia dell’ospedale della Marina. In questi anni il medico decise di riprendere i suoi studi sugli antibiotici ma purtroppo il 7 gennaio del 1915 venne stroncato da un infarto. Le sue scoperte sono state apprezzare anni dopo con meriti, libri e articoli scritti in suo onore. Tiberio e la sua ricerca sono però ancora poco conosciute ed è per questo che il Museo delle Arti Sanitarie ha voluto celebrare lo studioso con uno spazio espositivo all’interno del Complesso Monumentale degli Incurabili: “Una pagina fondamentale per la storia della medicina, quella napoletana e quella mondiale, che era doveroso ricordare insieme alla comunità scientifica campana, un omaggio a un geniale figlio della nostra terra ingiustamente messo in disparte”.