Purtroppo la scellerata moda che ha colpito i ragazzi giovanissimi di alcune Nazioni dell’Europa e del Mondo è arrivata anche in Italia, più precisamente in Campania. Ieri un bambino 11enne di Sarno ha tentato il suicidio dopo essere salito in cima ad un teatro della città. Ma per fortuna il giovanissimo è stato salvato dai suoi amici. Dopo che il ragazzino è stato tratto in salvo, dei suoi coetanei e altri presenti hanno fatto una scoperta macabra: hanno scoperto che su uno dei bracci della vittima cerano segni di tagli. Non ci è voluto molto a capire che anche lui è stato vittima del gioco mortale che in queste ultime settimane impazza tra gli adolescenti, il gioco in questione si chiama “Blue Whale”. Ma questo non è il primo caso successo in Italia: infatti qualche settimana fa un adolescente è svenuto in una scuola di Pescara durante la tradizionale lezione. Prima di svenire aveva confessato che partecipava alla prova. Sempre nel capoluogo abruzzese si sono verificati altri episodi di questa folle “prova” che parte dai social e colpisce come già detto i giovanissimi più deboli. Sempre nel nostro paese va registrato la prima vittima, si tratta di un 13enne di Livorno il quale si è tolta la vita buttandosi da uno dei palazzi più alti del capoluogo Toscano. L’ideatore viene dalla Russia è già ha trascinato dietro di sé tantissimo sangue di giovanissimi che decidono di togliersi la vita gettandosi da palazzi altissimi solo perché vogliono dimostrare a tutti di “essere coraggiosi” o perché secondo i loro aguzzini quello è l’unico modo che hanno per smettere di “soffrire” visto che ad essere colpiti sono dei ragazzi colpiti da depressione e insicurezza. Ma prima della morte, questo è il percorso che ognuno deve svolgere: l’obiettivo è quello di raggiungere tutti i cinquanta livelli che sono i seguenti: Durante tutto il corso delle prove, la vittima è costretta ad abbandonare il sonno per dedicarsi alla visione di firmati Horror; poi lo stesso ad ogni prova dovrà anche auto lesionarsi per arrivare poi alla prova finale, che consiste appunto di buttarsi dal palazzo o grattacielo più alto della città. Come ogni moda, anche questa è partita dai social network e come sempre il controllo è sfuggito da coloro che dovrebbero tenere sott’occhio il mondo del web, mondo interessante ma allo stesso tempo pericoloso per tutti i ragazzi “deboli” il quale diventano facile preda dei cosiddetti “più forti” e riescono a spingere le loro vittime a fare gesti estremi, come appunto la morte. Si spera tanto che qualcuno riesca a fermare questo folle gioco prima che si porti via altri giovani ragazzi come già successo in Russia e in altre zone del Mondo, ma soprattutto riescano a fermare colui che ha deciso di seguire lo studente che ha dato vita al gioco.