Lo scrittore Napoletano , Roberto Saviano, in occasione del 25esimo anniversario della morte del magistrato Giovanni Falcone, ha presenziato al salone del Libro di Torino , dove sono state numerose le persone intente ad ascoltare le parole dello scrittore , oltre 100 persone, infatti, sono rimaste fuori a causa della grande folla che ha circondato lo scrittore.
Ricorda così il magistrato morto e ucciso dalla Mafia : “Il ricordo di Falcone è stata un’anomalia mediatica, che ha permesso una svolta del Paese, era un personaggio scomodo, che stava antipatico a molti. E Cosa Nostra pensava che, dopo qualche mese, l’attenzione pubblica si sarebbe rivolta altrove. Ma così non è stato”.
Continua senza peli sulla lingua e con molta sincerità: “Falcone e Borsellino sapevano di morire ma sapevano che non potevano fare marcia indietro. Se si fossero sottratti alla morte, il loro impegno sarebbe stato vano”. La loro vita era caratterizzata dalla “solitudine, dalla distanza, dal sospetto, dal disprezzo di molti”.
Per Saviano la lotta alla criminalità si combatte anche con la forza del ragionamento e della scrittura poichè è un occasione per chi legge di iniziare a capire e insieme provare a cambiare le cose.Lo scrittore , sarà tra i protagonisti della serata speciale su Rai1 condotta da Fabio Fazio il 23 maggio, giorno dell’anniversario .