Secondo un’indagine svolta su 1.479 giovani fra i 14 e i 24 anni (ma solo nel Regno UnitI), Instagram, la piattaforma di condivisione foto e video, arricchitasi negli ultimi mesi di numerose funzioni come le Storie, sarebbe la peggiore per quello che riguarda la salute mentale. La piattaforma social fondata da Kevin Systrom è stata ritenuta come la peggiore in termini di effetti sulla salute e sul benessere psicologico è anche percepita negativamente per quanto riguarda ansia, depressione e per la celebre Fomo, la “fear of missing out”, la sindrome da esclusione che getta le persone nel panico quando sono disconnesse e non possono seguire costantemente gli aggiornamenti in bacheca. Un altro studio, stavolta firmato dall’American Academy of Pediatrics, aveva già sottolineato come la pressione di rappresentazioni poco realistiche del corpo e il clima di continua festa ed esaltazione promosso da profili molto popolari, seguiti da milioni di utenti, potrebbe stimolare depressione e soprattutto peggiorare condizioni di disagio preesistenti. Shirley Cramer, amministratrice delegata della Royal Society , sentenzia così: “E’ interessante notare che Instagram e Snapchat, i peggiori in classifica per il benessere e la salute, siano entrambe piattaforme che ruotano intorno all’immagine e sembra che possano condurre a sentimenti di inadeguatezza e ansia fra i più giovani“. Mentre, ha spiegato Michelle Napchan, capa delle policy dell’app per Europa, Nord Africa e Medio Oriente: “Mantenere Instagram un posto sicuro, dove le persone si sentono a proprio agio nell’esprimere se stesse, è la nostra massima priorità, specialmente quando si parla di giovani – ha spiegato Michelle Napchan, capa delle policy dell’app per Europa, Nord Africa e Medio Oriente – ogni giorno persone da ogni parte del mondo usano Instagram per condividere le loro problematiche mentali e ottengono supporto dalla comunità. Vogliamo che chi ha questi problemi possa avere accesso al supporto sulla piattaforma quando ne ha bisogno. Per questo lavoriamo con gli esperti per mettere a punto gli strumenti e le informazioni più adatte“. L’ultima ricerca redatta dall’università del Galles del Sud su 340 utenti, ha perfino spiegato che raccogliere molti ‘Mi piace’ su Facebook non fornisce alcun effetto in termini di autostima e benessere, specialmente in chi ha già certi problemi.