Ancora morti e ancora feriti, ancora una tragedia che coinvolge più di 31 migranti morti e soprattutto vittime di questo ennesimo sbarco sono bambini. Uno sbarco che come al solito è finito male .
E’ accaduto al largo del porto di Zuara , a 30 miglia dalle coste della Libia, un barcone di oltre 1200 profughi in viaggio verso l’Italia ma che purtroppo non è mai arrivato a destinazione.
A soccorrere l’imbarcazione è stata la Guardia Costiera Italiana, con l’aiuto di marinai e altre navi , sono riusciti a recuperare i corpi dei 31 morti che in maggioranza sono corpi di bambini. Molti altri sono rimasti feriti , ma i soccorsi continuano e resta ancora da decifrare se il numero di morti sia definitivo.
Le operazioni di salvataggio continuano e si spera di salvare il maggior numero possibile di persone ancora in mare. La Guardi Costiera ha disposto il coordinamento di altre 14 navi in loro aiuto con una quindicina di operazioni di soccorso .L’intera area del Mediterraneo centrale è in affollamento , infatti c’è un intenso traffico di imbarcazioni dirette verso l’Italia .
La situazione delle imbarcazioni clandestine è sempre più critica, sempre più vittime, sempre più morti e soprattutto tantissimi bambini innocenti che senza consapevolezza si ritrovano annegati in un mare , lontano da casa e lontano dai sogni che un bambino dovrebbe vivere nella propria infanzia.