Cultura

70esimo Festival di Canness : “The Square” vince la Palma d’oro.

Il 70esimo festival di Cannes , presentato da  Monica Bellucci , ha visto vincere la Palma d’oro  al film provocatorio : “ The Square” del regista svedese Ruben Östlund, un film che tratta un quadro della società contemporanea tramite il personaggio del curatore di un museo di arte moderna raccontando svariati eventi ed imprevisti durante  la preparazione di una mostra rivolta alla solidarietà . tutto parte da un furto di cellulare che rappresenta  l’inizio di un grave errore di comunicazione . Il regista aveva già vinto precendentemnte con “ Un certain regard” ed ora di nuovo protagonista si mostra emozionato davanti alle telecamere.

Il premio come miglior attrice e migliore interpretazione è andato a   Diane Kuger, attrice tedesca con una strabiliante carriera internazionale, che è salita sul palco ricevendo il premio  e quasi con molta timidezza ha ringraziato il regista tedesco di origine turca Fatih Akin che l’ha diretta nel ruolo da premio di In The Fade definendolo  un  fratello, colui che gli  ha dato la forza”.

Il premio per il miglior attore è andato a Joaquin Phoenix, già miglior attore alla Mostra di Venezia per The Master di Paul Thomas Anderson.  Per  lui  un premio inatteso .

Il premio per la miglior regia  inaspettatamente è andato per la prima volta ad una regista donna : Sofia Coppola per il film “L’inganno” con Nicole Kidman, remake del film di Don Siegel del ’71, che nelle mani della regista americana è diventato un “revenge movie” femminista con un cast di sole donne ad eccenzione di Colin Farrell .

Il premio della giuria è andato invece  a : “a 120 battements par minute “ (120 battiti al minuto), del regista francese Robin Campillo , presenta un film molto personale riguardante l’attivismo gay e contro l’AIDS che vede colpita la Francia negli anni ’90, aggiungendo la personale esperienza del gruppo Act-Up, evidenziando il dramma della malattia . Dopo che l’intera sala si è alzata in piedi , il regista Campillo ha preso la parola dicendo: “Ci tengo a dire che ho fatto il film insieme a tante persone che mi hanno sostenuto, sono contento che sia stata un’avventura collettiva perché racconta una storia collettiva. Voglio ringraziare tutta la troupe e anche i miei compagni dell’epoca, il film è un omaggio a chi è morto ma anche a chi è sopravvissuto avendo ancora molto coraggio mettendo  la propria vita in pericolo per l’attivismo”.

La migliore sceneggiatura è andata all’americana Lynne Ramsay  con “You were never really here “ e il premio :La Camera d’oro, dedicato alle opere prime, è stato consegnato a Jeune Femme della giovane regista francese Léonor Serraille che ha portato la sua protagonista Laetitia Dosch sul palco e molto commossa , ringraziandola  per averla sostenuta durante le riprese che ha realizzato mentre era incinta.  Ed Infine la palma d’oro al miglior cortometraggio è andato al cinese Xiao Cheng er yue di Qiu Yang.

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