Benefit e politiche di welfare aziendale portano in alto il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti italiani. E anche in modo rilevante: +21% in un anno. In un momento in cui gli aumenti retributivi sono ancora molto prudenti in attesa di una ripresa più sostanziosa, secondo il 23esimo rapporto sulle retribuzione elaborato da Od&m Consulting, società di Gi Group, sono proprio i benefit in busta paga e gli accordi di welfare aziendale a “salvare” la pace sociale e anche il portafogli degli italiani.
Una soluzione scelta dalle imprese italiane, come dimostrano anche i rinnovi di contratti di categorie portanti del manifatturiero italiano, a partire da quello dei metalmeccanici e dei chimici. Buste paga di oltre 400.000 lavoratori del settore privato, auto e cellulare aziendale, buoni pasto, sanità, previdenza e polizze integrative, costituiscono parti sempre più parti rilevanti e gradite della retribuzione di fatto del lavoratore: il “pacchetto” vale in media 22.500 euro l’anno per i dirigenti, 12.600 euro per i quadri, 5.650 euro per gli impiegati delle vendite.
In un totale complessivo , tutte le categorie hanno registrato anche aumenti della parte fissa del salario. I maggiori incrementi in percentuale li hanno ottenuti la categoria mediana dei “quadri” che hanno raggiunto i 58.900 euro di retribuzione totale annua (rta) per un aumento medio di categoria del 3,1% sul 2015. Seguono gli impiegati con 30.913 euro per un crescita pari al 2,1%, i dirigenti i 127.897 euro (+1,9%), gli operai i 26.351 euro (+1,1%).