Venerdì scorso al cimitero di Poggioreale, un primo incendio è stato fermato dai vigili del fuoco che hanno agito tempestivamente, salvando così i documenti del cimitero su cui era in corso un indagine su presunte compravendite illegali. A distanza di pochi giorni , durante la notte chi ci aveva provato già lo scorso martedì è riuscito a completare ciò che non era riuscito a completare e cioè incendiare l’intero archivio dei documenti.
Questa volta le fiamme sono sfociate direttamente dai documenti , questa volta distrutti in pochi minuti e senza alcuna possibilità di salvarne alcuno. L’intervento dei vigili questa volta non ha potuto fare nulla poiché al loro arrivo l’incendio era già al termine e non vi era più nulla da spegnere.
Il procuratore Piscitelli sta indagando su presunte compravendite di cappelle e loculi per un giro d’affari milionario. Le compravendite sarebbero vietate ma, secondo le indagini, avvenivano comunque. Ci sono anche cinque persone indagate tra le quali anche un addetto al «front office» del cimitero, un impiegato comunale che stava nell’ufficio che è il vero varco d’accesso al cimitero, quello nel quale si sbrigano le pratiche burocratiche, ed economiche, per consentire il seppellimento.