Il “macabro gioco” il quale in questi ultimi mesi ha trascinato dietro di sé le vite di tantissimi adolescenti, denominato “Blue Whale”, è tornato a colpire in Italia. Questa volta la vittima è un 17enne di Molfetta, comune che si trova a nord-ovest di Bari, il quale ha tentato di togliersi la vita provando a farsi investire da un treno in corsa. Ma per fortuna la polizia del comune pugliese è riuscita ad arrivare in anticipo (grazie ad una “soffiata” fatta da un uomo) evitando il suo “suicido”. Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia, pare che il ragazzo abbia negato che il suo suicidio era dovuto al raggiungimento delle 50 prove come indicano le regole del gioco. Il ragazzo potrebbe essere subito smentito per due motivi: il primo perché su un braccio e fronte sono stati trovati segni di autolesionismo; il secondo perché proprio diversi giorni fa lo stesso è andato a cinema per andar a vedere un film dell’orrore; terzo aveva rivelato alla mamma che passeggiava lungo quella strada ferrata sin dalle 4 del mattino. Per il momento la Procura di Trani ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio. Sempre su disposizione della Procura di Trani sono stati sequestrati tutti i dispositivi elettronici per verificare la sussistenza di eventuali elementi utili per ricondurre l’accaduto. Nei prossimi giorni si potrà capire se il giovanissimo sia stato vittima di questo gioco o invece si tratta di un caso isolato. Ma comunque sta di fatto che oramai tutti questi episodi devono essere visti come “campanelli d’allarme”, visto che si sono verificati episodi in Toscana, Abruzzo e Campania, le forze dell’ordine e in generale gli addetti alla sicurezza su internet dovranno presto eliminare questa “minaccia” per non far scapare un altro motto…
Intanto questo invece è Stato il commento del procuratore minorile Ferruccio De Salvatore “Nei prossimi giorni cercheremo di capire a cosa può ricondursi questo comportamento, quali siano causa e origine del malessere di questo ragazzo. Apparentemente sembrerebbe un caso di Blue whale e nel nostro distretto sarebbe il primo. È necessario capire in che termini il fenomeno si sta diffondendo. Se si tratta cioè di condotte di tipo imitativo, dovute a curiosità, oppure riportabili a vere e proprie associazioni che operano in internet”