Ancora terrore nel centro di Londra e sangue sulle elezioni in Gran Bretagna, a soli quattro giorni dal voto dell’8 giugno. E’ stato un molteplice attacco quello condotto nella notte nel cuore della capitale britannica: prima sul London Bridge, dove diversi pedoni sono stati investiti da un pulmino, da cui sono poi usciti tre aggressori che hanno accoltellato altri passanti; quindi nella zona di Borough Market, dove lo stesso commando ha continuato la sua azione di morte prima di cadere sotto i colpi della polizia.
Mark Rowley, numero uno dell’antiterrorismo di Scotland Yard, ha precisato il numero delle vittime accertate: “6 morti e almeno 20 feriti (nel frattempo salito a 48, ndr)”. Oltre ai tre terroristi. Il funzionario ha descritto l’accaduto come “un attacco prolungato iniziato a London Bridge e concluso a Borough Market”, aggiungendo che non risultano altri assalitori e smentendo che vi siano sospetti in fuga. Ma ha evidenziato che le indagini proseguono senza escludere eventuali fiancheggiatori esterni. E infine ha invitato la gente a restare “vigilante”. Il movente del terrorismo, da subito evocato inizialmente come “potenziale” dalla premier Theresa May, è stato confermato dagli investigatori. Il tutto è successo nell’arco di un intervallo di tempo molto limitato. Si calcola che siano passati solo 8 minuti fra la prima telefonata di allarme e la sparatoria finale).
E’ il terzo, gravissimo, episodio di terrorismo che colpisce il Regno Unito negli ultimi mesi. Nemmeno due settimane fa l’atroce attentato suicida commesso alla Manchester Arena: era il 22 maggio e Salman Abedi, giovane britannico figlio di ex rifugiati politici libici anti-Gheddafi, si faceva esplodere fra la folla che usciva dal concerto di Ariana Grande causando 22 morti e circa 120 feriti.
Ma vista la dinamica di questo attacco, il pensiero corre a quanto avvenuto qualche mese fa sempre a Londra, sempre nella zona di uno dei ponti cittadini sul Tamigi più celebri della città, Westminster Bridge. Qui Khalid Masood si lanciò alla guida di un Suv su un gruppo di pedoni, uccidendone 5, per poi scendere dalla vettura e accoltellare a morte un poliziotto all’ingresso del palazzo del parlamento prima di essere a sua volta freddato da un agente armato.