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Rostan:”Terra dei fuochi,arrivano dati meno confortanti.La politica deve costruire un progetto di risanamento e di riscatto”

Nuovi dati sulla Terra dei fuochi. Questa volta arrivano dall’Asl Napoli due nord e sono meno confortanti da quelli presentati nei giorni precedenti dal Registro regionale dei tumori infantili. Sono naturalmente numeri compatibili tra loro: altri periodi di riferimento, altre patologie, altre fasce di età. Ma compongono un quadro complesso che, stavolta, non autorizza ottimismi.

Incidenza e mortalità per cancro, nel perimetro Terra dei fuochi, appaiono sopra la media delle regioni meridionali. In particolare, secondo la rilevazione, i casi di mortalità si concentrano in alcune zone specifiche (Giugliano, Mugnano, Melito e Afragola), che sono anche quelle con un tasso di inquinamento maggiore. Molto diffusi i tumori del polmone e della vescica, tra gli uomini, e della mammella e del colon retto tra le donne; segni, anche questi, di una correlazione coi fattori ambientali. Naturalmente non mancano anche altri fattori di rischio ma appare chiara l’incidenza del pesante saccheggio che è stato compiuto sul territorio.

Del resto, lo dicemmo anche quando furono presentati i dati del Registro regionale dei tumori infantili, che davano una incidenza oncologica infantile in linea con quella nazionale. Erano dati parziali, non ben delineati, che sembravano insufficienti a raccontare la complessità di un territorio, che va letto alla luce di molti elementi.

Ieri, nuovi numeri. Intanto, segnaliamo l’importanza di averceli. Fino a qualche anno fa non c’erano registri, né informazioni digitalizzate, né cartelle cliniche informatizzate. Non avevamo gli elementi neppure per fare una valutazione. Adesso si compone almeno il quadro dei dati. E’ un passo avanti.

Cominciamo, mettendo insieme le varie rilevazioni, ad avere una idea precisa della situazione. Non credo – lo dissi anche nella precedente occasione – che i numeri, però, possano dirci molto di più di quello che già non ci dice l’osservazione della realtà. I dati della mortalità o delle patologie tumorali vanno, in ogni caso, interpretati scientificamente, correlati a vari fattori di rischio, messi in rete con altre informazioni. Ma quello che appare indiscutibile è ciò che i nostri occhi vedono, giorno per giorno.

La realtà dei fatti la conosciamo noi che qui ci viviamo: roghi tossici, discariche, impianti di sversamento rifiuti autorizzati e no, ecoballe, infiltrazioni camorristiche, un territorio devastato da bonificare. Su questo nessun dubbio: né catastrofismo né negazionismo. L’emergenza c’è. Il Presidente De Luca ha annunciato nuove iniziative di controllo, di vigilanza, con strumenti innovativi, e piani per bonifiche. Staremo a vedere. Numeri o no, allarmi o meno, il dato reale parla di disastro ambientale e la politica deve costruire un progetto di risanamento e di riscatto

MICHELA ROSTAN (Deputato Art1)

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