L’acqua un bene pubblico? Lo è sempre stato ma sembra proprio che alcuni commercianti se ne siano dimenticati , accecati da una sete di guadagno ora anche un bicchiere d’acqua si deve pagare.
Napoli, sembrava non aderire alla cerchia dei bar che hanno deciso di mettere in vendita anche un bicchiere d’acqua , ma la notizia arrivata questa mattina ci informa che presso la circumvesuviana di Napoli è stato affisso un cartello con la scritta: “ bicchiere di acqua si paga alla cassa , 20 cent”.
A dare la notizia è stato un lettore del Mattino che non condividendo la scelta del bar ha subito protestato utilizzando l’applicazione whatsApp pubblicando il seguente messaggio: «Al bar, nei pressi della stazione della Circumvesuviana di Napoli. L’acqua di Napoli non era bene pubblico? Da quando anche a Napoli si paga un bicchiere d’acqua? Dal nord prendiamo solo le cattive abitudini».
Sembra quasi una scelta fatta apposta per spingere alla consumazione poiché oagando regolarmente una qualsiasi cosa , il bicchiere d’acqua non viene messo in vendita , ma servito accanto alla consumazione.
Abbiamo tanto criticato questa tendenza nata al Nord , professando che l’acqua è un bene che non va mai negato ed ora è proprio Napoli a mettersi al centro delle critiche . Sarà che il commerciante si sia reso conto che molte persone approfittavano della gentilezza e senza consumazione chiedevano di continuo un bicchiere d’acqua , ma c’è anche da dire che in molti bar se si compra una bottiglietta d’acqua la si paga al prezzo di un intera confezione, ma nessuno mai ha apposto un cartello che protestasse contro . Qindi Se pur è stata una scelta per mettere fine alla mala fede dei consumatori , è stata considerata una bassezza disumana poiché mettere un prezzo per un bicchiere d’acqua è un gesto che non appartiene all’umanità e alle caratteristiche del popolo Napoletano.