Nell’era di internet, rete delle reti, figlia di Arpanet e degli anni novanta si discute di web-dipendenza. Sarebbe una droga chiamata Internet, in grado di produrre dei cambiamenti fisiologici nelle persone. Succede ai web-dipendenti quando spengono la Rete: il cuore aumenta la frequenza dei suoi battiti, la pressione schizza in alto e cresce anche l’ansia. Sarebbero i reali sintomi dell’astinenza. A tal proposito, è stato condotto uno studio in merito, condotto sull’asse Gb-Italia e pubblicato su ‘Plos Onè da scienziati delle università di Swansea e di Milano.
I ricercatori britannici e quelli della Statale hanno misurato a 144 ragazzi dai 18 ai 33 anni frequenza cardiaca e pressione sanguigna prima e dopo una breve sessione di Internet, ma anche l’ansia percepita e la dipendenza dalla Rete.
I risultati hanno mostrato un aumento dell’attivazione del sistema nervoso autonomo alla chiusura della sessione online per chi utilizzava Internet in maniera problematica e, diremmo, ossessiva. Questo fenomeno si è accompagnato a un aumento delle sensazioni di ansia. Ovviamente, non ci sono stati cambiamenti per i partecipanti che non hanno segnalato problemi di utilizzo del web. «Sappiamo che le persone dipendenti da Internet esperiscono ansia quando si disconnettono, ma ora possiamo vedere che questi effetti psicologici sono accompagnati da effettivi cambiamenti fisiologici», sottolinea il coordinatore dello studio, Phil Reed dell’università di Swansea.
Nel campione preso in considerazione, oltre il 40% ha mostrato problemi nell’utilizzo della Rete e su queste persone è stato rilevato un aumento medio del 3-4% della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, e in alcuni casi del doppio, immediatamente dopo la disconnessione dal web, rispetto alla fase prima della fruizione.
Questi cambiamenti possono essere associati a sentimenti di ansia e ad alterazioni del sistema ormonale che possono ridurre le risposte immunitarie.