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IL LATO OSCURO DEL WEB INDAGATO NEL MIRINO DEI RICERCATORI

La pancia oscura del web finisce nel mirino dei ricercatori. “Lo studio contiene un linguaggio che può disturbare il lettore. Volevamo capire come questo linguaggio si propaga su internet. E siamo partiti dal sito 4chan”, così sentenzia Gianluca Stringhini, il quale è  assistant professor all’University College London e con un gruppo di colleghi ha avuto l’idea di cercare quali sono le sorgenti dell’odio politico, razziale e antifemminista su internet. “Abbiamo seguito 4chan.org per vari mesi durante la campagna elettorale e i primi mesi di presidenza di Donald Trump” spiega  “Poi abbiamo studiato come fake news, insulti e incitamenti all’odio debordano su Youtube, Facebook e Twitter. Lungo il percorso vengono amplificati, a volte anche di molto. Soprattutto  ci interessava capire come i contenuti di 4chan si riverberassero sugli altri siti”.In particolar modo la corrente di odio e violenza prende la direzione di YouTube,  dopo vengono Wikipedia e Twitter. Più distanti Wikileaks e DonaldJtrump.com.”A volte i frequentatori di politically incorrect prendono di mira una figura contraria alle loro posizioni” spiega ancora Stringhini. “Inizia allora un bombardamento violentissimo su Youtube, che si chiama raid e arriva a costringere le vittime a cancellare il loro  nome dal web”. Su 4chan, è il messaggio “you know what to do”, letteralmente,  sai cosa devi fare.  Si attesta che il 12% dei messaggi di “politically incorrect” conteneva uno dei  termini razzisti o violenti usati dai ricercatori come filtro, mentre su Twitter la percentuale non va oltre il dato del il 2%.

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