Alcuni degli aspetti più forti del ddl che riforma il processo penale e che tra mille polemiche diventa legge alla Camera, dove passa la fiducia sono :prescrizione più lunga, stretta sulle intercettazioni, pene più severe per le rapine.Un cammino lungo durato due anni che a Montecitorio si è messo un punto, con la fiducia imposta dal Guardasigilli Andrea Orlando e osteggiata dai centristi). I punti più significativi sono: scippo e furto in abitazione: il nimimo della pena viene portato da 1 a 3 anni. Per la rapina: da 3 a 4 anni. E vengono rese meno facili le scarcerazioni all’atto della condanna. Il voto di scambio politico-mafioso viene punito con una pena che andrà dai 6 ai 12 anni. Per il tema intercettazioni, invece, il pubblico ministero, in una udienza di selezione del materiale e col contraddittorio delle parti, stralcerà le registrazioni ritenute inutilizzabili ai fini processuali o non pertinenti ai fini al processo in corso. La prescrizione viene raddoppiata per la corruzione. Mentre per quanto riguarda la Cassazione e l’evocazione la Cassazione potrà annullare la sentenza senza rinvio al giudice di merito in un maggiore numero di casi rispetto al passato, mentre nel momento in cui il pubblico ministero entro tre mesi dalla chiusura delle indagini non archivierà o procederà a giudizio, potrà incorrere nell’avocazione da parte della procura generale.