Walter Veltroni , ex segretario del partito democratico, che dieci anni fa vedeva nascere un partito che avrebbe dovuto cambiare modo di fare politica , ha commentato i risultati delle Amministrative che hanno visto il Centro Destra ottenere la maggioranza, dichiarandosi amareggiato ma per niente sorpreso dei risultati.
Lo ha fatto rispondendo all’intervista di Repubblica usando testuali parole: “Da anni la sinistra ha perso, persino nel calore delle parole, la capacita’ di condividere il disagio e l’insicurezza, che ormai ha tratti quasi antropologici, degli strati piu’ deboli della societa e bisogna cambiare passo per dare un’identita’ al Pd che ne è ormai privo”. “Qualcuno si meraviglia del successo del centrodestra, dice continuando Veltroni , l’esito dei ballottaggi, io no, perche’ ho sempre avuto la consapevolezza che nel Paese e’ maggioritario. Puo’ non esserlo solo se c’e’ dall’altra parte una grande sinistra riformista, aperta e innovativa.
Riporta poi così alla mente di tutti il vero obiettivo del Pd ai suoi esordi e dice : “Il Pd nacque anche per evitare che la sinistra italiana facesse la fine dei socialisti greci o francesi, serviva a non limitarsi alla conquista del consenso in casa propria, ma senza perdere un incardinamento identitario forte. Una forza innovativa, non un indistinto. Non minoritaria, ma di sinistra”.
Ora , per Veltroni “il problema piu’ drammatico si chiama astensione: “Abbiamo sindaci eletti con il sostegno del 20 per cento del corpo elettorale. Milioni di cittadini che non sono andati a votare e tra questi una grande parte di elettori di centrosinistra”. Renzi, resta una grande risorsa e non possiamo permetterci di aprire una fase di discussione sulla leadership, ma questo comporta che la leadership mostri la sua dimensione programmatica e che dimostri di aver capito che questa e’ la fase dell’inclusione”.