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EMERGENZA MIGRANTI: LA FRANCIA HA DECLINATO L’INVITO DELL’ITALIA, PRONTA A FARLO ANCHE LA SPAGNA

La Francia ha detto no all’Italia. Il governo francese ha respinto la proposta italiana di accogliere nei propri porti i migranti salvati nelle acque internazionali dalle navi mercantili e da quelle delle Ong. La problematica questione politica,  sarà affrontata giovedì al Consiglio Affari Interni di Tallin.

Anche  la Spagna è pronta a dare la stessa risposta, di conseguenza gli sbarchi continueranno ad avvenire sulle coste italiane. Quello che ha potuto fare l’Italia è  strappare il via libera da  Parigi e Berlino, oltre che dalla Commissione, per stilare un codice di condotta per le Ong  definito dall’ Italia e poi battezzato, o eventualmente emendato dagli altri Stati membri. La Francia e la Germania si sono inoltre impegnate a “intensificare gli sforzi” nel programma di redistribuzione dei migranti che richiedono asilo nelle loro terre.

Da Bruxelles si cercherà poi di «rinforzare la strategia per i rimpatri» ugualmente  la Commissione chiederà anche all’Italia di fare di più e meglio per consentire efficienti procedure di identificazione dei richiedenti asilo da inserire nello schema di relocation.

 

 

La questione immigrazione è stata inserita anche nell’agenda del collegio dei commissari in programma domani a Strasburgo. Ma dall’esecutivo comunitario confermano che «non verranno presentate nuove misure legislative».

L’obiettivo è quello di «accelerare» l’attuazione di misure legislative  esistenti e di spronare i governi a fare i loro doveri (per esempio rispettare gli impegni sul fronte relocation, mettere più soldi nel fondo per l’Africa un più concreto impegno in Libia, sia nella formazione della Guardia Costiera, sia nel rafforzamento dei controlli alla frontiera libica meridionale). Poi potrebbe muoversi qualcosa per quanto riguarda la Tunisia, infatti i governi chiederanno che venga istituita una zona Sar (Search and Rescue area) davanti alle coste, con la possibilità di rispedire via  i barconi in Tunisia.

Resta in allerta un’intesa con il governo della Tunisia, e non è del tutto scontato che questa alleanza avvenga nella realtà.

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