Roma brucia, e lo fa non soltanto in politica ma anche nelle proprie terre, negli alberi, fra le foglie che aleggiano alla Pineta di Castelfusaro. Infatti si parla di tre incendi innescati nel primo pomeriggio di oggi, che hanno richiesto l’impiego degli elicotteri dell’anti-incendio. Tre roghi scoppiati quasi contemporaneamente su versanti opposti ma sulla stessa linea d’aria.
Il primo all’interno della pineta all’altezza dell’Infernetto nell’area a ridosso di via del Martin Pescatore, un secondo innesco è stato individuato lungo la via Cristoforo Colombo, in vicinanza di via del Circuito. Un terzo incendio è stato appiccato poco dopo sulla via Litoranea, che è stata chiusa al traffico. Ma la Capitale brucia da giorni, infatti si sono creati problemi alla viabilità, ciò tuttavia un uomo è stato arrestato dai carabinieri a Ostia: è un giovane idraulico di 22 anni sorpreso nell’area in cui ha avuto origine l’incendio: è stato notato mentre incendiava alcuni fazzoletti di carta e alla vista dei carabinieri ha tentato di nascondersi nella vegetazione di Castelfusaro.
Sulla questione dolosa, si è espressa la Sindaca Raggi: “E’ una situazione gravissima, non si esclude alcuna ipotesi sulle cause. C’è la necessità che sia presa in carico da tutti, il Municipio non può essere lasciato solo. Serve l’aiuto della Regione e del Governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a questo disastro ambientale” e riferendosi alla protezione civile, ha aggiunto : “il primo canadair è arrivato dopo un’ora quando il fuoco era già divampato purtroppo. Ora pare ne stia arrivando anche un altro“. Pronta la risposta della Protezione Civile, che si è subito espressa così:”In riferimento alle parole del sindaco Raggi sul tardivo arrivo dei mezzi di soccorso, la Protezione Civile Regionale precisa che la segnalazione è arrivata alle ore 15:51 e il primo elicottero è stato inviato alle ore 15:52“.
Resta il fatto che Roma è avvolta da nubi di cenere dovuti agli incendi, ma anche nubi che riguardano la cattiva amministrazione della metropoli, posta al centro dell’Italia che non è mai stata così bistrattata come adesso, ha sempre cercato di splendere di luce propria e mai riflessa. La Capitale, la “caput mundi”, conosciuta nel mondo, oggi è stritolata tra polemiche, malaffare, proteste, incendi, è un crocevia di problemi che non cessano di pullulare.