L’economia londinese è scossa dai primi effetti della Brexit segnato da un minor numero di cittadini europei in cerca di occupazione e da una crisi della creazione di lavoro.
E’ quanto emerge da un report del think tank Centre for London. Nonostante un tasso di disoccupazione sui minimi da oltre 25 anni al 5,5%, la creazione di posti di lavoro è rallentata e il numero di registrazioni fiscali di lavoratori stranieri è sceso del 15% rispetto a un anno prima.
“Mentre nessuno sa come andrà a finire la Brexit, questa analisi suggerisce che l’economia di Londra sta iniziando a traballare”, dice il direttore del think tank Ben Rogers. La domanda di case di lusso nel centro di Londra è diminuito drasticamente e lo studio del Centre for London ha sottolineato che i prezzi delle case sono cresciuti in un anno di meno del 3%, il tasso più basso dal 2012 quando la città stava iniziando a riprendersi dalla crisi finanziaria. Rogers, si è così espresso:”Londra ha mostrato una significativa capacità di resistenza negli anni che hanno seguito la recessione. La sua crescita però non è stata indolore. I livelli di ineguaglianza sono aumentati. Traffico, inquinamento e carenza di case hanno peggiorato il tutto“.