I continui inìcendi che hanno colpito molte zone della Campania e il Vesuvio , hanno provocato molti danni alla natura e alle popolazioni di cittadini che non risecono più a vivere in serenità e che sono ormai provati dagli incendi gravosi . Una soluzione bisogna trovarla, infatti , molti comitati cittadini dei comuni Vesuviani, attivisti, associazioni e movimenti spontanei hanno dato vita ad una cordata contro le irresponsabilità istituzionali e politiche con cui si sta gestendo l’emergenza. E’ stata una decisione maturata con la rabbia a seguito delle emergenze di questi giorni in cui si sono visti soccorsi fallare e cittadini scavare da soli con le pale per difendere le proprie case dal fuoco.
Il 25 luglio alle 17 a piazza Matteotti a Napoli si terrà una mobilitazione generale per la prevenzione, la pianificazione e l’emergenza del rischio. “Sono ormai decenni- scrivono i comitati– che tutta l’Italia viene interessata dal fuoco nella stagione estiva. L’esteso incendio che ha distrutto il Parco Nazionale del Vesuvio non può essere definito emergenza.La grandiosità dell’evento, per potenza ed estensione, ha messo in luce l’inefficienza delle istituzioni a tutti i livelli. Mancano la prevenzione, la pianificazione, la gestione del rischio in cui si palesa (alluvioni, frane, inondazioni, esondazioni, terremoti, eruzioni)”.
«Noi Vesuviani chiediamo: di essere protetti e tutelati da rischi prevedibili e pianificabili; che le nostre città siano dotate di piani di protezione civile e di uffici senza più deroghe, pena la decadenza del sindaco e della giunta; che la cittadinanza sia messa al corrente dei piani e che ci siano opportune esercitazioni e simulazioni in tempi di calma; che i ruoli e le pene siano ben distribuiti». «Noi non ci fermiamo– concludono- finché non abbiamo i fatto. Auspichiamo che la presa di coscienza coinvolga tutta la penisola».
Inoltre l’evento, è stato condiviso anche sui social, e comincia a ricevere il sostegno di alcuni personaggi, attori, cantanti, comici.