Un esempio che tutti dovrebbero seguire, quello di Papa Francesco, che per aiutare le popolazioni che soffrono la fame, la siccità. carestia e che si trovano in situazioni davvero critiche, ha inviato una grande somma di denaro che potrà tamponare per un pò la situazione. Il gesto del nostro Papa è come sempre da prendere come esempio , un grido di incoraggiamento per i governi , che dovrebbero sostenere quanto più possibile la Fao(organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazone e l’agricoltura).
“In un’iniziativa senza precedenti”, Papa Francesco ha donato 25.000 euro a sostegno delle iniziative Fao contro l’insicurezza alimentare e la carestia in Africa Orientale. E’ quanto si legge oggi sul sito dell’agenzia Onu, in cui viene riportata la lettera inviata da Monsignor Fernando Chica Arellano, Osservatore permanente della Santa sede presso le agenzie Onu a Roma, al direttore generale della Fao José Graziano da Silva.La donazione è “un contributo simbolico al programma Fao che fornisce semi alle famiglie che vivono nelle zone colpite dagli effetti combinati di conflitti e siccità”, si legge nella missiva, in cui sottolinea come l’intento del Papa sia quello di “incoraggiare i governi” a sostenere la Fao.
Già precedentemente , Papa Francesco aveva inviato un messaggio alla Fao , durante la 40esima conferenza dell’Agenzia Onu così esprimendosi : “La fame e la malnutrizione sono la risultante di una più complessa condizione di sottosviluppo, causata dall’inerzia di molti e dall’egoismo di pochi”. Allora come insegna Francesco , e’ necessario aumentare gli sforzi per combattere la fame n el mondo, infatti 800milioni di persone sul mondo non hanno di che sfamarsi . Così ancora una volta, mette in luce che la “fame e la malnutrizione non sono soltanto fenomeni naturali o strutturali di determinate aree geografiche, ma sono piuttosto la risultante di una più complessa condizione di sottosviluppo, causata dall’inerzia di molti e dall’egoismo di pochi”.
Il Papa offre il suo sostegno: “Anche spinto dal desiderio di incoraggiare i Governi, vorrei unirmi con un contributo al programma della FAO per fornire sementi alle famiglie rurali che vivono in aree dove si sono sommati gli effetti dei conflitti e della siccità – dice – Questo gesto si aggiunge al lavoro che la Chiesa porta avanti secondo la propria vocazione di stare al fianco dei poveri della terra e di accompagnare il fattivo impegno di tutti in loro favore”.
“Solo uno sforzo di autentica solidarietà – sottolinea Francesco – sarà capace di eliminare il numero delle persone malnutrite e prive del necessario per vivere. È una sfida molto grande per la FAO e per tutte le Istituzioni della Comunità internazionale. Una sfida in cui anche la Chiesa si sente impegnata in prima fila”.