Il suo nome circolava da gennaio: Palermo, città della cultura dell’ anno 2018. Ora la proposta del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha avuto il via libera ufficiale: il consiglio dei ministri ha, infatti, deciso che Palermo sarà la città della cultura nel prossimo anno. Palermo era stata scelta perché la sua candidatura: «è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee», così vi è scritto nelle motivazioni.
Il dossier presentato dal Comune pone la sua attenzione su Manifesta 12, una delle principale biennali di arte contemporanea che si svolgerà a Palermo proprio nel 2018. Ma una parte fondamentale della candidatura era stata assegnata al progetto Unesco, che ha proclamato il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù patrimonio dell’umanità. Una spinta è venuta infine dalla crescita imponente del turismo che ha orientato su Palermo flussi importanti. Palermo comprende le più significative testimonianze del periodo arabo-normanno e dell’arte barocca, ed è rarefatta come l’aria, colma del buono del mare, delle cose terrene, di quella Sicilia autentica ch si erge fiera senza guardare in faccia a nessuno, senza sospirare, senza alcun lamento. Una Palermo ricca di quella sicilianità matriarcale figlia della sua cultura, del suo essere nel mondo, e poi è ricolma di cultura, di storia, ma anche di dolore.
Il Ministro dei Beni Culturali, Franceschini, si è espresso così su Palermo: «Palermo è di per sé una capitale nel cuore del Mediterraneo, una città che è riuscita a conquistare una centralità nuova grazie alla crescita nei settori della cultura e del turismo, un modello che dimostra al resto del Paese che è possibile puntare sulla creatività per creare occupazione intelligente e innovativa. Inoltre il progetto, che punta sull’inclusione sociale, invia un bel messaggio». Inoltre, l’assessore alla cultura Andrea Cusumano ha annunciato che il Comune di Palermo presenterà entro l’autunno un programma di massima sulle iniziative che saranno promosse nel 2018, quindi la macchina amministrativa è accesa per cogliere quella che viene considerata un immenso dono, infatti a suo tempo il sindaco aveva riferito: “Abbiamo vinto tutti perché siamo riusciti a narrare e illustrare le nostre bellezze”.
Quindi con la proclamazione ufficiata dal Consiglio dei ministri arriveranno anche nuove risorse:si parla, a tal proposito, un milione di euro che si aggiungeranno agli oltre sei già previsti per gli investimenti culturali. Palermo, sarà, finalmente la grande protagonista della cultura italiana del 2018.
