Moschiano (AV), un piccolo centro avellinese, il giorno 21 c.m. si è sfiorata una tragedia. Presso una abitazione dove adiacente alla stessa vi è stato realizzato un deposito costipato di materiale di diversa natura, in modo tutt’ora sconosciuto è divampato un rogo.
Alcuni passanti, vedendo innalzare una nube di fumo e delle donne in preda alla disperazione hanno telefonato ai vari numeri di emergenza, tra questi i carabinieri di competenza territoriale. I primi soccorsi ad arrivare sul posto sono stati proprio i carabinieri, che sin da subito con mezzi di fortuna hanno cercato di domare le fiamme e mettere in sicurezza persone e materiali, pare che tra i vari materiali vi fosse anche una bombola di gas per uso domestico. I militari intervenuti non hanno badato certo alla propria incolumità, come recita il motto dell’Arma uso obedir tacendo, si sono messi al servizio degli sfortunati che stavano perdendo quello di più caro avessero, la propria abitazione. Durante l’intervento i carabinieri, sono stati attratti oltretutto da un pianto di bambini che giungeva dall’abitazione che ormai era in serio pericolo, le fiamme stavano prendendo il sopravvento. Avuto certezza che di fatto presso l’abitazione erano presenti delle persone ancora una volta con mezzi di circostanza i militari non hanno tradito il loro atto di giuramento, uno dei due militari, in modo incondizionato si è diretto presso l’abitazione.Ed è stato proprio cosi, senza sprezzo per la propria vita i militari intervenuti si sono adoperati affinché le persone: C.S. del 42, A.M. del 2009 e S.C. del 2003 rispettivamente zia e nipoti sono state tratte in salvo, le stesse visitate dai medici del 118 non hanno riportato alcuna particolare condizione sanitaria degna di osservazione, tant’è che non si è ravvisato il ricovero per ulteriori controlli. Diversamente è andata per uno dei miliari intervenuti, terminate le operazioni di soccorso è stato colto da una crisi respiratoria al punto che i sanitari hanno disposto il trasporto presso l’ospedale di “Santa Maria la Carità” di Nola, mentre l’altro militare al fine di accertarsi delle condizioni del militare poco prima trasportato dal 118, durante la visita, quest’ultimo accusava malori dovuti all’inalazione dei fumi sprigionatisi. Entrambi i Carabinieri venivano dimessi dall’ospedale per le cure del caso.
Sicuramente è stata una giornata da incorniciare per il nucleo carabinieri che di fatto ha posto in salvo della persone e dei materiali, si tratta dell’ App. SALLUSTIO Giuseppe e App. Di BARI Giuseppe, sicuramente i commilitoni e superiori avranno parole di elogio e spirito di emulazioni per quanto fatto per i colleghi intervenuti, in questo modo hanno dato un chiaro lustro all’Arma dei Carabinieri che da sempre è vicino alle esigenze della comunità.
Raffaele Fattopace