“Si può discutere dell’adeguamento all’aspettativa di vita ma le cose sentite non ci sono sembrate rassicuranti, il tema è rilevante: l’automatismo determinerebbe aumenti insopportabili dell’età“. Così sentenzia il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nell’incontro al ministero del Lavoro tra sindacati e governo.
La leader sindacale ha invece definito “Positivo l’approccio” sul tema della rappresentanza e sulla riforma della governance dell’Inps, dicendo che :”esprimiamo più preoccupazioni sul tema del lavoro di cura, l’identificazione solo per alcune lavorarci e situazioni disagiate, per noi deve invece avere una valenza generale“.La risposta sull’aspettativa di vita deve “riguardare tutti i lavoratori e le lavoratici, dati alla mano si tratterà di individuare un percorso, inizialmente rivolgendosi a platea più ristretta ma l’obiettivo è una risposta più larga, per tutti” così si esprime il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan aggiungendo che “la defiscalizzazione della contribuzione non deve intaccare il monte contributi: vogliamo avere questa assicurazione, non deve incidere sulle pensioni dei giovani“. Mentre, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo afferma che: “Bisogna costruire pensioni dignitose per i giovani e per le donne impegnate nei lavori di cura, ci vuole flessibilità in uscita dal lavoro ed è necessario individuare un indice più efficace per la rivalutazione delle pensioni in essere“. Tuttavia, i sindacati hanno definito un calendario di appuntamenti che parte a fine agosto su cinque gruppi di lavoro che vanno dalla politiche attive alle pensioni. . Gli appuntamenti del 30 e 31 agosto e per il 7 settembre riguarderanno politiche attive e passive, rappresentanza sindacale e delle imprese, governance dell’Inps, la previdenza dei giovani, quella complementare, lavoro di cura e ape social e rivalutazione delle pensioni attuali.