Medici senza frontiere non concede la firma al codice delle Ong nell’ultima riunione convocata dal Viminale. A ribadirlo è stato il direttore generale di Medici senza frontiere, Gabriele Eminente. Al contrario ha firmato Save the children, mentre invece non lo ha fatto l’altra ong presente al ministero, la tedesca Jugend Rettet.
“L’aver rifiutato l’accettazione e la firma del Codice di condotta pone quelle organizzazioni non governative fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso concreto che potranno determinarsi a partire dalla sicurezza delle imbarcazioni stesse” spiega il Viminale al termine della riunione con le ong , firmato da Moas e Save the children, mentre Proactiva Open Arms, spiega, “ha fatto pervenire una comunicazione con la quale ha annunciato la volontà di sottoscrivere l’accordo”. Mentre Gentiloni, sentenzia sulla Libia: “non immaginiamo di inviare l’invincibile armata ma una missione di supporto alle autorità libiche nel controllo dei loro confini marittimi. E così rendere governabili e se possibile ridurre i flussi organizzati dai trafficanti di uomini“. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, è comunque intenzionato a far valere il Codice, esprimendosi così, sulla faccenda delle ong: “Più del 40% dei migranti salvati -arrivano in Italia su navi delle ong“. L’obiettivo è far intervenire nelle acque territoriali la Guardia costiera libica per salvare le persone sulle coste del Paese nordafricano. Mentre Maurizio Gasparri (Fi), accusa le ong di entrare “nelle acque della Libia a prelevare i clandestini, incrementando così i guadagni dei mercanti di schiavi che operano sul continente africano, alimentando una speculazione vergognosa e facendo crescere anche il numero delle morti”. La questione sembra tutt’ altro che chiusa.