L’anno d’oro del turismo italiano riceve nuove conferma anche dai dati sulle vacanze estive. Cresce infatti e tocca i 34,4 milioni (circa il 56,6% della popolazione) il numero degli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori da giugno a settembre, dormendo almeno una notte fuori casa. Secondo l’indagine last minute di Federalberghi nel complesso, l’incremento rispetto all’estate 2016 è pari al +3,2%. Nel 78,6% dei casi (più di 27 milioni) rimarranno in Italia (contro il 74,5% del 2016), mentre il 21,2% (quasi 7,3 milioni) andrà all’estero. Il mare (scelto dal 68,3% dei vacanzieri) è la meta preferita. Tra le tipologie di soggiorno scelte l’albergo rimane leader (27,6% delle preferenze), seguito dalla casa di parenti o amici (26%), la casa di proprietà (14,4%) e l’appartamento in affitto (12,8%).
E c’è un’altra buona notizia: diminuisce il numero delle persone che non faranno neanche un giorno di vacanza tra giugno e settembre. Si tratta del 43,1% dei connazionali (24,2 milioni contro i 27,5 milioni del 2016). Si resta a casa principalmente per motivi economici (55% dei casi), per impedimenti familiari (18%) e di salute (16%), per timori legati alla sicurezza (10%) e al lavoro (9%). Il 6% dichiara invece che farà vacanza in un altro periodo dell’anno.Inoltre , le imprese del turismo danno lavoro a più di un milione di lavoratori dipendenti. Il picco si raggiunge nel mese di agosto (1.118.914). Buone notizie anche sul fronte degli stranieri che generano più del 50% degli arrivi estivi: la quota di mercato si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era il 46% nel 2010). La Germania è di gran lunga il principale mercato, con 6 milioni di arrivi durante l’estate, seguita da Stati Uniti (2,4 milioni) e Francia (2,2 milioni).
(ANSA)