La vendetta della Corea del Nord contro gli Stati Uniti per le dure sanzioni Onu sarà “mille volte più grande”: lo ha affermato oggi Pyongyang in un comunicato in cui il regime afferma che le sanzioni sono il frutto di un “odioso complotto degli Usa per isolare e soffocare” la Corea del Nord. Le misure, prosegue la nota, non costringeranno mai il Paese a trattare sul suo programma nucleare.
Trump-Moon, ‘minaccia seria e diretta’ “La Corea del Nord rappresenta una crescente minaccia, seria e diretta, contro gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, così come contro gran parte dei Paesi nel mondo”: lo hanno affermato il presidente Usa Donald Trump e il presidente sudcoreano Moon Jae-in in una dichiarazione congiunta rilasciata dalla Casa Bianca dopo un colloquio telefonico avvenuto domenica sera tra i due leader.
Lavrov a ministro Pyongyang, evitare uso forza – Tutte le parti coinvolte nella crisi coreana devono “evitare l’uso della forza” e “cercare metodi politici e diplomatici per risolvere i problemi che la regione sta affrontando, inclusa la denuclearizzazione della penisola coreana”: è questo – secondo il ministero degli Esteri russo – il contenuto delle parole rivolte dal capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov al suo omologo nordcoreano Ri Yong-ho durante l’incontro svoltosi a Manila.
Tillerson, stop lanci missili Pyongyang – Il miglior segnale che la Corea del Nord potrebbe dare per dimostrare che e’ pronta a negoziare con gli Stati Uniti sarebbe quello di interrompere i lanci missilistici: lo ha detto il Segretario di Stato americano Rex Tillerson a Manila. Parlando a margine dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico nella capitale filippina, Tillerson ha sottolineato che l’interruzione dei lanci rappresenterebbe il “primo e più forte segnale” da parte di Pyongyang.