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TERREMOTO AD ISCHIA, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI, FRANCESCO PEDUTO:” LASCIA PERPLESSO COME UN TERREMOTO DI TALE MAGNITUDO, POSSA PROVOCARE DANNI E VITTIME NEL NOSTRO PAESE , E’ FRANCAMENTE ALLUCINANTE CHE SI CONTINUI A MORIRE PER TERREMOTI DI QUESTA ENTITA'”

Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, dichiara: “A un anno dal sisma dell’Italia centrale riviviamo di nuovo il dramma del terremoto, che stavolta ha colpito l’isola d’Ischia, con epicentro a mare, al largo di Forio d’Ischia, epicentro a circa 10 km di profondità“.  Peduto, si  dichiara alquanto  perplesso: “Lascia perplesso  come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è possibile che la magnitudo possa essere stata leggermente sottostimata ma, ripeto, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità”  e con uno sguardo lucido sull’Italia, dichiara:” Il nostro Paese si conferma estremamente vulnerabile, non ci facciamo mancare niente dal punto di vista dei rischi geologici, non solo rischio sismico, ma anche vulcanico e idrogeologico. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione. Si è parlato di tante cose, dall’informativa alle popolazioni alle lezioni nelle scuole, dal fascicolo del fabbricato alle assicurazioni sui fabbricati, dal rifinanziamento della carta geologica a quello per la microzonazione sismica fino alla necessità di abbattere le case abusive, come ribadito ieri anche dal Ministro Delrio. Tante chiacchiere, ma un anno dopo non è stato fatto quasi nulla“. Mentre sul governo che ha delle grossissime responsabilità, Peduto, si esprime così in merito:” Il governo e il parlamento si assumano la responsabilità di decidere in proposito senza farsi distogliere da interessi e lobby varie, come a proposito del fascicolo del fabbricato: ma veramente qualcuno crede ancora alla favola dei tecnici che si arricchirebbero con il fascicolo del fabbricato? Far conoscere lo stato sicurezza delle case dove un cittadino abita o lavora è un fatto di etica innanzitutto, un principio morale prima ancora che una misura di salvaguardia e di prevenzione civile”.  Per la prevenzione, la quale scarseggia come miele per le api, Peduto conclude dichiarando che: “Le misure per la prevenzione non possono non essere al centro dell’agenda del prossimo governo“.

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