di Nunzia De Girolamo
Vorrei parlarci io con questo cretino, dipendente della coop bolognese Lai-Momo. Un mediatore culturale di 24 anni, tal Abid Jee, che parlava su fb dello stupro come “peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale” e che adesso rischia il licenziamento (solo il licenziamento?).
Vorrei dire a questa “bestia” (definirlo uomo sarebbe onestamente troppo) che nessuna donna si può calmare durante uno stupro. Che la violenza, lo schifo, l’abuso resteranno per tutta la vita e solo un idiota può pensare e scrivere una cosa simile. Non vorrei arrivare ad augurare a lui di subire un trattamento simile ma in alcuni casi è davvero dura trattenersi. Auspico però la castrazione chimica per gli autori dello stupro di Rimini e invito ufficialmente Facebook a cancellare il profilo di questo “signore” per evitare che faccia altri danni (hai visto mai facesse proseliti) ed onde evitare di essere costretti a leggere le sue follie. Infine mi aspetto che la coop non si limiti alla ferma condanna delle affermazioni contenute nel post del loro dipendente ma che agisca in modo esemplare, perché le parole sono pesanti ed inaccettabili e feriscono quasi quanto i violenti gesti commessi dai ricercati di Rimini.