A Pompei parte il cantiere di messa in sicurezza dei fronti di scavo interni alla città antica. Il cantiere, instaurato nel “Grande Progetto Pompei” durerà circa due anni e inserirà circa 22 ettari dell’area non scavata. Più di due chilometri di muri antichi saranno oggetto di messa in sicurezza, mentre l’area non scavata alle spalle dei fronti di scavo, nelle Regiones I-III-IV-V-IX, sarà oggetto di intervento di mitigazione del rischio idrogeologico.
“Si tratta del più grande intervento nell’area non scavata di Pompei, dal dopoguerra”, ha dichiarato infatti , Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco archeologico di Pompei. Il progetto nasce da una azione del Governo italiano che,ha inteso rafforzare l’efficacia delle azioni e degli interventi di tutela nell’ area archeologica di Pompei mediante la elaborazione di un Programma straordinario ed urgente di interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro. Il Grande Progetto Pompei si avvale dell’ Intesa Inter istituzionale Legalità e Sicurezza del 20 Gennaio 2012 tra il Ministro della Coesione, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministro dell’Interno, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il Presidente dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici per la sicurezza degli appalti, con la firma del Protocollo di Legalità del 5 aprile 2012.