Il Festival del Cinema di Venezia, arrivato alla sua settantaquattresima edizione, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ha come suo esponente Paolo Virzì. In gara, con un film interamente girato in lingua inglese The Seeker, presentato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia, dopo La Pazza Gioia, in cui un’improbabile coppia di donne si lanciava in un’avventura al di fuori di un manicomio, Virzì rimette su un camper, i suoi nuovi protagonisti, che hanno il volto di Helen Mirren e Donald Sutherland, scelti, come ha spiegato Virzì, «sparandola grossa, per proteggermi, convinto che dicessero no». Come spiegato Virzì, «ho deciso di fare questa pazzia americana» e racconta di una coppia di americani, anziani e malati, che una mattina d’estate decidono di fuggire dalle cure mediche mettendosi in viaggio verso sud. Fuori dai finestrini del loro scassato camper si intravedono per Virzì, «addirittura gli scorci selvaggi della Maremma». A seguire invece, la coppia sono secondo il regista: «i ricordi di vacanze ormai passate attraverso un Paese che la coppia forse non riconosce più. Quell’America che prende il volto di un Trump stampato sui cartelloni di un comizio elettorale nel quale i due si imbattono e che sembra uno scherzo (il film è stato girato nel 2016) e invece si rivelerà il nostro preoccupato presente. Ma The Leisure Seeker (che in Italia uscirà il 25 gennaio con il titolo Ella & John) non è un film sulla politica né un film sull’America, è un film sulla libertà di scegliere la propria vita, in questo caso insieme, fino all’ultimo istante». E’ un film sull’amore, segnato da gelosie e incomprensioni, modi di pensare differenti, gesti diversi, aspettative diverse che tuttavia, non fanno mai cadere la speranza della tenerezza e di un legame.