Mentre continuano gli scioperi di alcuni professori universitari, le associazioni studentesche cercano di trovare un modo per cercare di limitare questi scioperi che costringono i vari studenti a rimandare continuamente gli appelli della sessione autunnale. così si esprime il coordinatore di Link Napoli Gennaro Piccirillo su questa vicenda “Continuiamo ad essere critici verso lo sciopero e le sue modalità e rinnoviamo il nostro invito ai docenti a discutere dei problemi dell’università: serve il confronto e la condivisione tra studenti, docenti e personale”. La stessa associazione si scaglia anche contro il rettore dell’università di Napoli “Federico II” “È per la tutela degli studenti che chiedo di sapere quali docenti intendono scioperare. Dov’era il rettore quando la Riforma Gelmini affossava l’istruzione pubblica? Dov’era il rettore quando il governo Renzi appena un anno fa stanziava zero euro sul diritto allo studio?”.
Un attacco che rischia di generare l’equivoco che sia il rettore Manfredi, non il governo, la controparte delle proteste di questi giorni. “Una strumentalizzazione” accusa il presidente del Consiglio degli studenti della Federico II Antonio Chianese, che afferma di accogliere “con soddisfazione i tentativi che si stanno facendo per limitare i danni dello sciopero sia da parte del corpo docente che del rettore”. Fermo restando che “pur condividendo le ragioni che hanno spinto i docenti a scioperare, condanno le modalità con cui questo avviene in quanto non si tratta di un solo giorno ma di un mese intero in cui viene creato disagio agli studenti”.
Intanto Confederazione degli studenti ha chiesto ai prof: “Ripensateci” e ha parlato di “ferita aperta tra docenti e studenti”. E sin da quando l’astensione è stata proclamata spiega: “Tale sciopero distrugge la programmazione degli esami annuale di uno studente, causando un blocco della sua carriera e quindi un danno sia nelle tempistiche di laurea che economico. I crediti maturati entro ottobre sono fondamentali per le richieste di borse di studio e per la mobilità internazionale; e la sessione di settembre è per molti l’ultimo step prima della laurea ad ottobre. Appelli extra e posticipo delle date non risolvono il problema poiché è impossibile fissare tutti i nuovi appelli in tempi utili”.