La città di Napoli, dal 13 al 30 settembre 2017, sarà palcoscenico della Commedia dell’Arte con il Festival Internazionale “I viaggi di Capitan Matamoros – Storie di Migranza”, un progetto di Coop. En Kai Pan, con la direzione artistica del regista, formatore e attore Luca Gatta.
Giunto alla sua quarta edizione, il Festival presenta per il 2017 un programma articolato in sei spettacoli e due meeting che si terranno in luoghi storici e monumentali della città di Napoli, tra cui la Basilica dello Spirito Santo, la Chiesa di San Gennaro all’Olmo e la Sala delle Colonne della Basilica dell’Annunziata, in continuità con il lavoro di valorizzazione intrapreso nel 2014.
Questa edizione, dedicata alle Storie di Migranza, continua il lavoro di dialogo tra le culture che contraddistingue l’approccio della Coop. En Kai Pan sia ai temi sociali che artistici.
La Commedia dell’Arte diventa, quindi, terreno di ricerca artistica, nello spirito del confronto tra tradizione e contemporaneità, e di sperimentazione di nuove forme di convivenza e comunicazione tra i popoli.Luca Gatta, tal proposito, dichiara: “Sperimentiamo ogni giorno nel nostro lavoro di ricerca che fare teatro significa soprattutto trovare l’altro dentro di sé. È questo, infine, il messaggio che vogliamo passare.”
Entrando nel vivo della programmazione, troviamo diversi eventi di grande spessore, fra i quali il ritornodella maestra Claudia Contin Arlecchino, primo Arlecchino donna d’Italia, con lo spettacolo “Né serva né padrona”, dedicato alle figure femminili della Commedia dell’Arte e al ruolo che il teatro svolse nell’emancipazione della donna tra ‘500 e ‘700. Nuova e gradita ospite sarà Francesca Della Monica, performer e pedagoga, una delle voci più originali nel panorama della musica contemporanea italiana, che proporrà, insieme a Maurizio Donadoni, lo spettacolo “Jabberjoyce” ispirato ai romanzi Finnegans Wake di James Joyce e Alice nel paese delle meraviglie e Oltre lo specchio di Lewis Carroll, e che sarà protagonista dell’incontro “La maschera nella contemporaneità”, organizzato in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella, durante il quale riceverà da Luca Gatta il premio Matamoros alla carriera.Novità di questa edizione è anche il coinvolgimento delle associazioni che si occupano della valorizzazione e della diffusione del patrimonio artistico della città e che accompagneranno il pubblico, prima degli spettacoli, in passeggiate e visite guidate nelle location del Festival. I migranti, il loro bagaglio culturale, diviene ancora una volta il protagonista nella città partenopea. Il loro immenso viaggio, diviene una grossa opportunità di dialogo fra le diverse etnie, e Napoli oggi è una città multiculturale, che vive la propria condizione come una sorta di “festa” in cui mischiarsi all’altro, al diverso è soltanto un’opportunità da cogliere per sentirsi speciali.