Un luogo particolarmente suggestivo e di chiara lettura nelle fasi di evoluzione storica, artistica e nelle vicende legate al restauro è il Duomo-Tempio del Rione Terra a Pozzuoli.Il tempio augusteo, è dedicato alla triade capitolina Giove, Giunone e Minerva, rientrava nel progetto di riformulazione urbanistica voluto da Augusto sul promontorio del Rione Terra. Lucio Cocceio Aucto fu l’architetto del tempio, come è menzionato su uno dei blocchi della struttura. L’invasione dei goti nel 410 fu la causa dell’abbandono della città e la decadenza del sito. Nel VI secolo il tempio fu ri-funzionalizzato ospitando la cattedrale cristiana sancendo anche il ricordo del passaggio dell’apostolo Paolo sbarcato a Pozzuoli durante il suo viaggio verso Roma, come viene raccontato negli Atti degli Apostoli. Nel XVII secolo il vescovo spagnolo Martin de León y Càrdenas coinvolse nel restauro del tempio i migliori artisti del tempo, che racchiusero le spoglie marmoree del tempio romano all’interno di un gioiello di arte barocca. La riscoperta del tempio, fu del tutto casuale ed accidentale: un incendio all’interno del Duomo nel 1964, riportò alla luce le murature antiche. Attraverso il restauro i capolavori del Lanfranco, di Artemisia Gentileschi, del Beltrano, che sono solo alcuni dei tesori del duomo, sono ritornati a risplendere. Il lavoro di restauro ha mantenuto visibili e identificabili i passaggi dall’epoca romana a quella rinascimentale-barocca, garantendo la continuità dell’intero complesso per l’ impiego e per la fruizione futura.