Il pm di Napoli Henry John Woodcock è indagato per falso, in concorso con l’ ex capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, nell’ ambito della vicenda Consip. Sarebbe stato proprio l’ ufficiale del Noe a dire ai pm di Roma di essere stato indotto dal magistrato a scrivere in una informativa che i servizi segreti avrebbero spiato i carabinieri che stavano indagando sull’ imprenditore Alfredo Romeo. L’ipotesi di reato di falso è stato contestata dalla Procura di Roma al pm napoletano Enry John Woodcock il 7 luglio scorso nel corso dell’interrogatorio al quale fu sottoposto dopo aver ricevuto un invito a comparire per rivelazione del segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta Consip. L’iscrizione anche per falso del pm napoletano, avvenuta precendentemente l’atto istruttorio, è legata alle circostanze che hanno portato la Procura di Roma ad ipotizzare la stessa accusa nei confronti dell’ex capitano del Noe, ora maggiore del Comando provinciale dei carabinieri di Napoli, Gian Paolo Scafarto in in merito alla fondatezza di una presunta presenza di 007, da lui indicata in una informativa, nell’attività di indagine sugli appalti Consip. Ai pm di piazzale Clodio Scafarto disse che a rappresentargli la necessità di compilare un capitolo specifico su tale circostanza fu Woodcock. Quest’ultimo confermò tale versione durante l’interrogatorio.
“Comportamenti che screditano queste istituzioni”, ossia la Giustizia e le istituzioni militari “non possono essere accettati e sono fiducioso che siano queste stesse istituzioni” in grado di “combatterli”. Lo ha detto, riferendosi al caso Consip, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla Festa nazionale dell’Unità a Imola. Il premier poi entra nel merito politico della sinistra.
Nella sinistra “c’è nel mondo un’attrazione fatale a stare all’opposizione”, una posizione che “noi non possiamo condividere. Spero non sia così anche in Italia”. A intervenire sul dibattito sul ruolo e sul posto della sinistra nell’arco politico, nel giorno dello scontro Orlando-Pisapia, .
“Cari amici e cari compagni del Pd – aggiunge il premier – a noi la responsabilità di governare ce la impone il senso di responsabilità generale che abbiamo come cittadini. Se ci rifugiamo in convinzioni, magari apparentemente più limpide che ci consentono di essere in pace con la nostra coscienza di 20 o 30 anni fa”. Questo “è un errore che non possiamo fare in questo momento”.
Torniamo al caso Consip
“Le notizie sono davvero inquietanti e preoccupanti per la nostra democrazia”, ha detto in proposito Graziano Delrio, ministro le Infrastrutture. “Credo che ci sia bisogno di stabilire la verità – ha affermato – perché la democrazia vive solo se si stabilisce la verità dei fatti”. “Aspettiamo di vedere le verifiche – ha concluso – ma certamente le notizie sono inquietanti”.
La bufera è scoppiata dopo la pubblicazione dei verbali della pm di Modena Lucia Musti al Csm sui rapporti con i carabinieri Gianpaolo Scafarto e Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo, a cui erano affidate le indagini. I militari avrebbero detto al magistrato di voler arrivare a Renzi: ‘Ha in mano una bomba, se vuole può farla esplodere’. Ultimo dice all’ANSA di non aver mai citato Renzi e mai agito a fini politici. Inoltre, attacca il magistrato: ‘Ci disse di non informare i carabinieri di Modena e la prefettura perché collusi con le coop rosse su cui indagava autonomamente’. ‘Non commento, risponderò ai pm di Roma’, dice la pm di Modena. E Renzi attacca: ‘Chi voleva usare Consip per gettare fango su di me vedrà quel fango ritorcersi contro. Pretendo la verità’, attacca il segretario del Pd.
Renzi, non credete falsità su noi,verità arriva e vale doppio – “Non credete alle fake news”: Matteo Renzi ha fatto questo invito agli studenti della scuola politica di Pier Paolo Pasolini a Milano introducendo la giornata di lavoro di oggi. Nel suo discorso non ha mai fatto riferimenti diretti alla vicenda Consip. “Non fatevi fregare da chi racconta le fake news. E di fake news e falsità costruite ad hoc ce ne sono tante. Noi siamo quelli che di fronte a una falsità costruita ad arte per mistificare le cose non reagiamo con rabbia ma con il sorriso zen di chi sa che la verità arriva. Questo ci ha caratterizzato sull’Expo, sul jobs act”. “Ci dicevano che eravamo implicati in scandali e stiamo vedendo, perché il tempo è galantuomo e sta giocando con la nostra maglia, che non erano scandali in cui qualcuno dei nostri era implicato, ma scandali costruiti con le modalità che sappiamo”. “Dobbiamo sapere che la verità ha le gambe lunghe: arriva e quando arriva e vale doppio”. – Fake news come quelle che la riguardano? “Fake news? – ha risposto -. Ce ne sono tante”.
Alfano, chiarezza,in ballo tenuta democratica – “Le istituzioni democratiche devono vivere con preoccupazione ed inquietudine quanto è emerso nella vicenda Consip. Credo che bisogna andare fino in fondo per capire che cosa è davvero successo: se c’era qualcuno dietro, e chi ha agito per conto di chi”. Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano alla festa di Ap. “Bisogna capire tutto – ha concluso – perché in ballo non c’è il destino di un persona o di una famiglia ma la tenuta delle istituzioni democratiche”.