L’altro ieri, nel post partita tra Lazio e Napoli, fuori dallo stadio Olimpico si è verificato un ennesimo episodio di violenza tra sostenitori di una delle due squadre che pochi minuti prima si trovavano all’interno di esso per sostenere la propria squadra del cuore (ovvero il Napoli). Ad avere la peggio in questo scontro sono stati due sostenitori partenopei il quale hanno riportato diverse ferite come uno di loro rivela sul famoso social network “Facebook”. Queste è il racconto di Antonio Bene, il tifoso ferito dall’aggressione dal gruppo di persone che in quel momento si trovavano poco distanti dallo stadio <<Ero insieme a un amico allo Stadio Olimpico per la partita. Quando siamo usciti, ci siamo incamminati verso la nostra macchina parcheggiata nei pressi della Questura di Polizia di via Remi, lasciata lì proprio perché volevamo stare tranquilli. Invece, proprio a cento metri dall’auto, c’erano sette, forse in otto, bendati con cinture, ma poi si sono avvicinati e hanno provato a menarci urlando “Siete dei Napoletani di merda”. Tutto ciò è uno schifo. Non si può rischiare la vita per una partita di calcio. Fanno passare proprio la voglia di seguire questo sport soprattutto a noi tifosi che amiamo solamente il calcio e la propria squadra del cuore>>. Uno dei due tifosi “protagonisti” di questa vicenda dopo essere riusciti a salvarsi dal branco – come lo stesso racconta – hanno fatto denuncia alla Polizia. Almeno per il momento non è chiaro se gli aggressori siano tifosi di una delle due squadre capitoline visto che le “vittime” non hanno saputo chiarire questo particolare alle forze dell’ordine dato che in quell’istante gli aggressori non avevano nulla (stemmi o colori distintivi del club) che si potesse risalire alla squadra del cuore di quei “sconosciuti”. Le forze dell’ordine romane sono al lavoro per cercare di dare un “volto” agli aggressori ma soprattutto per fare chiarezza su questa vicenda e per punire i colpevoli che nella serata di mercoledì hanno attaccato i due tifosi napoletani, “colpevoli” solo di essere originari della Campania.