Nel pomeriggio di venerdì, presso il teatro Comunale di Airola, in provincia di Benevento, è stato ricordato Gennaro Melone, storico esponente della democrazia Cristiana locale prima e del PD poi, recentemente scomparso.
Presenti numerosi esponenti politici della comunità locale, tra cui il sindaco Michele Napoletano e l’ex senatore Cosimo Izzo.
Al dibattito incentrato nel ricordo di una figura importante per il paese, hanno preso parte tra gli altri, il sottosegretario alla e infrastrutture ed ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro, il sindaco di Benevento Clemente Mastella e Ciriaco De Nota, sindaco di Nusco e storico esponente della DC.
Ma chi era Gennaro Melone? Che ruolo ha ricoperto per la politica locale e regionale, visto e considerato il ruolo ricoperto anche al Consiglio regionale della Campania? E che ricordo ha di lui?
Lo abbiamo chiesto al segretario del PD di Airola, l’avvocato Diego Ruggiero.
“Sii onesto e l’avvenire sarà tuo”. Me lo ripeteva spesso Gennaro Melone, quando passavo a trovarlo. Era la consegna che agli albori della sua carriera politica gli diede Alessandro Lombardi. Ho avuto modo di conoscere l’onorevole negli ultimi anni, quando da segretario di sezione del PD ad Airola, decisi di chiedergli di tornare ad iscriversi al PD. Che emozione consegnargli la tessera e vederla accanto alle tessere della DC del 1950, conservate con cura! L’ultimo vero rappresentante della sinistra di Base DC continuava il suo percorso politico da militante nella sezione PD di Airola. Rappresentava tanto Gennaro Melone: ai suoi tempi ad Airola si faceva veramente Politica e si realizzavano opere che ancora oggi segnano la città. Uomo di partito, politico di razza, vero militante, Gennaro Melone mi ha sempre affascinato. Al nostro primo incontro mi declamò in latino la favola di Fedro del “Re travicello”. Fu il primo insegnamento, su quanto occorra tener conto delle “abitudini” perchè “insuetis omnes unus grave erat”. Mi ha sempre colmato di affetto con saggia vicinanza. Dicevo che Melone mi affascinava. Mi affascinava in particolare la sua irruenza mai fine a se stessa, una irruenza che non apparteneva alle mie corde. Poi ho compreso. Come il Principe di Macchiavelli l’Onorevole sapeva essere al tempo stesso volpe e leone. Quanta passione! Amava la vita, voleva assaporarla e berla fino all’ultima stilla con passione. Si informava spesso, voleva essere sempre aggiornato sulla vita politica cittadina, provinciale e nazionale. Il suo ultimo comizio lo fece in piazza Concezione lo scorso giugno per sostenere la lista Airola Bene Comune in cui ero candidato. Con piacere ed onore limitai il mio intervento – fui il solo!- per dare più tempo a lui. Ci siamo sentiti poco tempo fa al suo ritorno da Pisa. Aveva i suoi legittimi dubbi sul PD di Renzi. Mi diceva: “Renzi va bene come presidente del Consiglio, per il partito ci vorrebbe un vero militante, come te”. Per me è stato un onore sentirmi dire, all’ultimo rinnovo della tessera, che voleva un poco di tempo per pensarci. Di certo non era uomo che seguiva consigli. Ci ha pensato. Poi mi ha chiamato e mi ha detto semplicemente: “Rinnovo la mia iscrizione solo per te che meriti.” Lascia in me un ricordo indelebile. Con lui non solo se ne va l’iscritto decano del circolo PD di Airola, ma forse si chiude un’epoca, quella segnata ad Airola da figure storiche come Giuseppe De Masi o Samela Cantone per il PCI e Michele Abbate o Gennaro Melone per la DC. Adesso l’avvenire è nostro”.