“Ci sono le premesse per arrivare a un accordo che tenga conto dei nostri legittimi interessi e al tempo stesso di quelli della Francia“. Così si è espresso, Paolo Gentiloni, aggiungendo:”Da un punto di vista strategico abbiamo l’ambizione di costruire un grande ‘player’ globale nel settore navale. L’accordo sui cantieri è una prospettiva a breve termine. Costruire un grande polo civile e militare non si fa in un giorno“. Gentiloni prosegue “un comitato tecnico” sta verificando “se Vivendi avrebbe dovuto informare preventivamente il governo italiano che stava prendendo il controllo di Tim e se questa operazione fosse conforme alla legge italiana sui ‘Golden Powers‘”. In merito alla lotta contro il dumping in Europa, Gentiloni dichiara: “Noi italiani siamo in prima linea per riconoscere la necessità di accompagnare la politica di apertura agli scambi commerciali e il rifiuto del protezionismo” .Il presidente del Consiglio dei ministri ha ricordato che “il ‘free-trade’ permette all’Italia di avere uno dei cinque più grandi surplus commerciali al mondo” aggiungendo che: “Il libero scambio deve rispettare le regole. A tal proposito, Francia e Italia hanno posizioni assolutamente convergenti. Non si tratta di opporre un protezionismo all’altro. Per difendere la libertà del commercio bisogna far fronte alla deregolamentazione” .
Poi ancora: “Ho fiducia nella cancelliera Angela Merkel affinché riesca a fare un governo orientato verso il rilancio dell’Europa”, aggiungendo : “Non bisogna interpretare i risultati delle elezioni tedesche come un freno alle prospettive di rilancio dell’Europa né come un ripiego della Germania su se stessa“. Gentiloni ha affermato poi di “rimpiangere il cattivo risultato di un pilastro della costruzione europea come l’Spd” e di essere “naturalmente preoccupato per la crescita di un partito antieuropeo e xenofobo come l’Afd”.
Sul tema dell’immigrazione, Gentiloni afferma: “Far rispettare diversi principi importanti ad alcuni paesi che non aderiscono alle decisioni prese in comune sulla ridistribuzione dei migranti”, infatti secondo il presidente del Consiglio, “bisogna modificare le regole di Dublino visto che il fenomeno migratorio oggi è completamente differente rispetto a quando è stato istituito il trattato. Siamo riconoscenti ai paesi che ci aiutano. La Francia lo fa in modo particolare in Africa. Ma questo deve diventare una vera politica europea” .