A Tallinn, si è tenuto, il vertice bilaterale tra il premier Paolo Gentiloni e la cancelliera Angela Merkel, poco prima dell’avvio dei lavori del vertice sul digitale. Il premier Gentiloni, ha dichiarato: ” in una maggiore integrazione sul piano economico con il rilancio di politiche espansive e di crescita, ci sarà una discussione nei prossimi mesi, forse non facile. Non ci interessano tanto i modelli ma rilanciare politiche espansive. Quello che interessa a noi è che le proposte ambiziose dell’Unione siano sulla sicurezza e sulla gestione dei flussi migratori, sui rapporti con l’Africa, gli investimenti in Africa. Sarà uno dei punti all’ordine del giorno del Consiglio europeo ma qui è uno dei punti su cui si misura lo scatto di ambizione dell’unione” aggiungendo che ” Quello che ci interessa”sul piano economico è che tutte le proposte di architettura economica europea abbiano come ispirazione di fondo il rilancio di politiche di espansione della crescita. L’Unione prenda atto che siamo in un diverso contesto che vede migliori numeri di crescita e quindi deve incoraggiare politiche espansive”. Mentre sui paesi dell’UE, Gentiloni afferma: “I singoli paesi Ue non solo possono ma devono lavorare in coordinamento tra loro anche in senso delle cooperazioni rafforzate” sulla webtax, se non c’è un accordo all’unanimità tra i 28 a procedere tutti insieme, è un po’ il senso del documento che” Italia, Francia, Germania e Spagna avevano concordato a fine agosto a Parigi e hanno rivolto ai 28 qui“. I capi di Stato e di governo che hanno partecipato alla cena hanno avuto una discussione su come portare avanti il lavoro del Consiglio europeo in modo da definire la “direzione politica e le priorità” per l’Ue. Da qui l’Ue deve continuare il suo lavoro per fornire risultati concreti ai cittadini, dando seguito alle priorità e linee guida stabilite nei vertici e nelle dichiarazioni di Bratislava e Roma, concepite per rilanciare l’Europa in risposta alla Brexit. Alla discussione ha preso parte anche il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che ha tenuto la priorità della questione Cina e di una buona intesa sul nuovo sistema di dazi antidumping a tutela delle imprese e dei cittadini europei.