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MINNITI: “QUANDO PARLIAMO DI IUS SOLI E IUS CULTURAE NON PARLIAMO DI MIGRANTI MA DI PERSONE NATE IN ITALIA E CHE QUI HANNO COMPIUTO UN CICLO SCOLASTICO”

La legge su Ius soli e Ius culturae si approvi entro questa legislatura, anche senza correzioni, questo è  l’appello fatto dal  ministro dell’Interno Marco Minniti, che sottolinea: “Quando parliamo di Ius soli e ius culturae non parliamo di migranti, ma di persone nate in Italia e che qui hanno compiuto un ciclo scolastico. Lo dico con nettezza: credo che si debba fare di tutto per approvarla, anche così com’e, in questa legislatura. Più difficile sarebbe correggerla, perché si accorcerebbero i tempi parlamentari per approvarla. Sarebbe bene che la maggioranza resti unita”. Minniti, tuttavia aggiunge che: “ una questione di principio così rilevante, su cui io mi sento personalmente impegnato, interpella il Parlamento e la coscienza di ogni singolo parlamentare”. Si tratta di un terreno vitale per i prossimi 15 anni. E potrà avere rilessi positivi nel contrasto al terrorismo di matrice integralista”. Mentre riguardo gli  attacchi nel nostro Paese, Minniti sottolinea che “il quadro della minaccia in Italia rimane alto.Non possiamo sottovalutare nulla“.

Sul tema dell’accoglienza, il responsabile del Viminale spiega che il suo obiettivo è “andare verso il superamento dei grandi centri d’accoglienza, superare Isola Capo Rizzuto, superare Mineo, per passare a strutture piccole e meglio gestibili”. Per questo ha firmato un “protocollo con l’Anac“.

Minniti fa comunque un appello  all’Europa per  aumentare i fondi e ridurre i flussi migratori dal continente africano: “Se, per governare i flussi sulla rotta balcanica, l’Ue ha deciso di stringere un accordo con la Turchia del presidente Erdogan, mettendo sul tavolo 3 miliardi di euro e promettendo una seconda tranche di altri 3, èlecito immaginare un impegno finanziario con un budget simile per l’Africa. E invece oggi c’è un trust fund, con poche centinaia di milioni di euro. In Libia, l’unica impresa che ha funzionato è stata quella, maledetta, del traffico di esseri umani. Per debellarla davvero, com’è giusto fare, è anche necessario pensare di offrire a tribùe milizie locali un’alternativa con le ONG  il Codice che io ho voluto era un modo di evitare ambiguità e generalizzazioni, non c’era alcuna volontà punitiva”.

La caccia ai latitanti è un tema caldo sul quale Minniti afferma : “L’obiettivo di catturare Matteo Messina Denaro è in cima alla nostra lista, le inchieste giudiziarie, un arresto dopo l’altro, gli hanno fatto terra bruciata attorno”.

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