La Cappella Palatina del Castel Nuovo – Maschio Angioino di Napoli ospiterà nel periodo dall’ 11 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 un’importante esposizione monografica dedicata al celebre pittore Antonio Ligabue.L’esposizione, è promossa dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, con la collaborazione della “Fondazione Museo Antonio Ligabue” di Gualtieri, è curata dal Professor Sandro Parmiggiani, già direttore di Palazzo Magnani e direttore della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri e da Sergio Negri, presidente del comitato scientifico della medesima Fondazione, con l’organizzazione generale di COR, Creare Organizzare Realizzare. La mostra propone, tramite oltre ottanta opere, un passaggio storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che, seppur incapsulata su pochi temi sempre ripetuti e sempre innovativi, riguarda ancora oggi una delle punte più interessanti dell’arte del Novecento. Ligabue si dedicò a dipinti e disegni contraddistinti da tratti nervosi, a volte ricalcati, caratterizzati spesso da segni non puliti ma decisamente espressivi e strutturali, nel frattempo si dedicò anche alla scultura con la terracotta. Ligabue narra la guerra. La presa eterna della morte, attraverso l’atto violento, ribaltando le sorti della battaglia, in una foresta onirica dotata dello stesso spessore smeraldino dei paesaggi tropicali . La poetica di Antonio Ligabue, che muove dai grandi manifesti dei circhi, è mantenuta lineare dal corpus dei dipinti è costantemente dominato dalla necessità della sopraffazione. Con un pathos espressionista, con quella sua capacità di intercettare le forze segrete della natura e di farne allucinata narrazione, Ligabue partorì paesaggi feroci ed incantati, flore e faune straziate da cromie accese, autoritratti e scene di fiaba.