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BANKITALIA, RENZI:” IO QUELLA MOZIONE SU BANKITALIA, NON L’AVREI GIUDICATA AMMISSIBILE SE FOSSI STATO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA CHE NON SONO”

Gentiloni ed io  l’abbiamo saputo più o meno nello stesso momento. L’ha preparata il gruppo Pd. E’ evidente che il governo sapesse il contenuto della mozione al punto che su alcuni passaggi, come la discontinuità, non era d’accordo, Gentiloni mi ha chiamato e l’abbiamo cambiata” . Così si è espresso  il segretario del PD Matteo Renzi sottolineando  “Che ci fosse una mozione era noto a tutti, che il contenuto fosse troppo duro me l’ha detto Gentiloni per chiedermi di cambiarlo. Io ero in treno…. Nella mozione Pd c’è un giudizio sul passato, ma per il futuro sceglierà Gentiloni. Io non ho nomi. Ho un profilo: vorrei che chiunque fosse scelto sia il migliore o la migliore possibile. Volete nominare Visco? Fatelo. Volete nominare un altro? Fatelo. Ma il giudizio su quanto accaduto deve essere il più laico possibile”. Renzi  continuando ha dichiarato: “Sia nel merito che nel metodo rivendico quanto fatto” con la mozione Pd su Bankitalia, ha aggiunto. “Io trovo curioso che certa sinistra abbia quasi una subalternità culturale verso l’istituzione Bankitalia. Io quella mozione su Bankitalia non l’avrei giudicata ammissibile se fossi stato il presidente della Camera, che non sono“, ha affermato infine sulla mozione M5s.

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