Venerdì 27 e sabato 28 ottobre (ore 21) debutta in anteprima al Teatro Civico 14 di Caserta il nuovo spettacolo di Tonino Taiuti: VERSO IL MARE – un naufragio attraverso la parola poetica. A seguire, in data unica domenica 29 ottobre (ore 19), L’AMMORE NUN’È AMMORE – 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli con Lino Musella.
Tonino Taiuti e Lino Musella ritornano per il secondo anno consecutivo al Teatro Civico 14 dopo il successo di PLAY DUETT. Tonino Taiuti presenterà un nuovo spettacolo, pensato appositamente per l’occasione, dal titolo VERSO IL MARE, un personale percorso di ricerca per una possibile fuga attraverso la parola poetica, partendo da frammenti di scrittori, poeti e drammaturghi affini alla sua arte. Una forma anarchica di scrittura scenica, un concerto visivo, uno assolo teatrale che come schiuma del mare si apre con l’incontro/scontro del palcoscenico. Lino Musella, in L’AMMORE NUN’È AMMORE, esalta la riscrittura dei sonetti del Bardo “traditi” e tradotti da Dario Jacobelli accompagnato dalle musiche dal vivo di Marco Vidino (cordofoni e percussioni).
“VERSO IL MARE non è un’antologia, è la costruzione di una storia fatta con richiami, evocazioni, frammenti, ma anche relitti, resti e avanzi che dal fondo del mare vengono a galla. È il messaggio nella bottiglia che viene portato in scena”. A queste parole Tonino Taiuti affida la sua nuova creazione in anteprima assoluta al Teatro Civico 14. In questo concerto teatrale di poesia per attore solo con chitarra elettrica, il mare serve a svelare la magia del teatro e il mistero della vita, dove onde di parole e vortici di musica affiorano e si consumano in un gioco scenico che coinvolge e intrappola lo spettatore.
Attore, performer, studioso, musicista, sperimentatore, dopo oltre trent’anni di carriera ed esponente “involontario” della nuova scena napoletana degli anni ottanta. Taiuti condivise con Antonio Neiwiller, Enzo Moscato, Annibale Ruccello, Silvio Orlando e molti altri un periodo di grande fermento culturale della città di Napoli. Recentemente premiato a “Le Maschere del Teatro Italiano 2017” come Migliore attore non protagonista per lo spettacolo AMERICAN BUFFALO per la regia di Marco D’Amore.
Lino Musella, fondatore della Compagnia Musella/Mazzarelli e apprezzato attore diretto negli ultimi anni da registi come Andrea Baracco e Antonio Latella, nonché noto volto della serie tv GOMORRA, interpreta il ruolo di un inconsueto Bardo per condurre il pubblico in un delicato viaggio nella parola poetica shakespeariana reinterpretata, però, nel teatralissimo napoletano dei sonetti “traditi e tradotti” da Dario Jacobelli, pubblicati postumi dalla casa editrice partenopea ad est dell’equatore .
“I sonetti – sottolinea Lino Musella – sono, per loro natura, battute senza personaggio e, nella traduzione di Jacobelli, quelli del grande drammaturgo ritrovano teatralità. Il suo napoletano attinge da una parte a una lingua teatrale e letteraria, dall’altra a contaminazioni contemporanee che vanno dallo slang al linguaggio di strada. I Sonetti in napoletano suonano bene. Battono di un proprio cuore. Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il volo, tenendo i piedi per terra”. Lino Musella alterna così la maestria dei comici dell’arte, il ritmo mai insipido della grande commedia partenopea, le declinazioni barocche della sceneggiata, i registri doppi e multipli della farsa, per comporre il suo nuovo copione di uno spettacolo in cui l’Amore si fa materia attraverso il Teatro.